Nei primi sei mesi dell’anno il fatturato netto del
Gruppo Swatch è salito a 3,61 miliardi di franchi svizzeri (circa 3,67 miliardi di euro), in aumento del 7,4% rispetto all’esercizio precedente, a cambio costanti, e del 6,5% ai corsi attuali, nonostante una perdita di ricavi di circa 400 milioni legata ai lockdown in Cina fra aprile e maggio.
Come spiegano dall’azienda, «il fenomenale successo di
MoonSwatch, sia per il marchio
Swatch che per
Omega, evidenzia la forza della produzione verticalizzata e l’importanza strategica di essere presenti con marchi forti in tutti i segmenti di prezzo». Nei sei mesi l’utile operativo ha totalizzato 503 milioni di franchi svizzeri, in crescita del 25,1% rispetto all’esercizio precedente, portando l’ebit margin al 13,9%, dal precedente 11,9%. L’utile netto è invece aumentato del 18,5% a 320 milioni.
Dichiarandosi ottimista in tutti i segmenti il management ha prospettato una crescita delle vendite a due cifre in valuta locale per l’intero esercizio. La crescita maggiore nella seconda metà del 2022 è prevista in America, Asia e Cina continentale. Anche le società di produzione, e in particolare il segmento Sistemi elettronici, dovrebbero contribuire all’andamento positivo.
Più in dettaglio, a livello di mercati, Europa, America e Medio Oriente hanno registrato una crescita delle vendite a due cifre. «Anche nella maggior parte dei mercati asiatici, come Giappone, Taiwan, Singapore o Tailandia, sono stati registrati alti tassi di crescita - specificano dal gruppo elvetico dell’orologeria -. I risultati migliori sono stati registrati dalle attività di vendita al dettaglio, sia per i marchi di prestigio come Breguet e Harry Winston, sia per Omega e Swatch».
«Il lockdown in Cina nei mesi di aprile e maggio - aggiungono - ha comportato una massiccia riduzione delle vendite, per un totale di circa 400 milioni di franchi, non solo nella Cina continentale, ma anche a Hong Kong e Macao, non solo perché molti negozi al dettaglio erano chiusi, ma anche perché non era possibile consegnare i prodotti dai magazzini centrali». Per quanto riguarda il conflitto in Ucraina, ha inciso sul fatturato totale per meno dell’1%.
Come riporta
Reuters,
Luca Solca, analista di
Bernstein, ha osservato che le chiusure in Cina hanno fatto aumentare le scorte, mentre
Jean-Philippe Bertschy, analista di
Vontobel, ha dichiarato che ciò ha comportato una significativa riduzione del free cash flow. Secondo
Thomas Chauvet di
Citi e
Jon Cox di
Kepler Cheuvreux si tratta di risultati forti, alla luce dei cali in Cina. Chauvet ha anche detto di non vedere fattori rialzisti a medio termine per il titolo, dopo anni di delusioni e sottoperformance a livello di ricavi.
Intorno alle 16 le azioni di Swatch Group scambiano introno alla parità alla Borsa di Zurigo, al prezzo di 233,80 franchi.
e.f.