Dirk Schönberger è stato nominato direttore creativo della divisione Sport Style di Adidas. Lavorerà presso gli headquarters di Herzogenaurach e riporterà a Hermann Deininger, chief marketing officer di Adidas Sport Style.
Schönberger si occuperà in particolare di garantire l’uniformità stilistica dei vari brand sotto il “cappello” della sezione Sport Style, tra i quali Y-3, Originals, Adidas Slvr, Porsche Design Sport e Neo.
Schönberger si è formato alla Esmod di Monaco: un trampolino di lancio per le successive esperienze professionali in Belgio e Italia presso Dirk Bikkembergs (dove ha lavorato per tre anni come assistente) ed en solitaire, visto che in passato si è cimentato anche con una propria linea maschile (nel 1996) e nel womenswear (2002), progetti che però non hanno avuto un seguito. Successivamente ha ricoperto anche la carica di direttore creativo da Joop, ad Amburgo: la sua ultima fatica è stata quella presentata a gennaio.
"Adidas fa parte della mia vita. Essendo cresciuto in Germania, ha esercitato una grande influenza su di me - ha detto Schönberger -. Naturalmente è sempre stato, ed è tuttora, uno dei miei marchi preferiti".
Intanto dal Sudafrica arrivano buone notizie per il colosso tedesco di articoli sportivi: con la “spinta” della Coppa del Mondo, Adidas potrà segnare un record d’incassi, con un fatturato che nel 2010 si prevede arriverà a quota 1,5 miliardi di euro (+ 15% rispetto all’anno precedente). Basti pensare che in occasione del campionato mondiale di calcio sono state vendute 6,5 milioni di magliette, più del doppio rispetto al 2006. Adidas firma anche “Jabulani”, il pallone ufficiale dei Mondiali.
a.t.
Schönberger si occuperà in particolare di garantire l’uniformità stilistica dei vari brand sotto il “cappello” della sezione Sport Style, tra i quali Y-3, Originals, Adidas Slvr, Porsche Design Sport e Neo.
Schönberger si è formato alla Esmod di Monaco: un trampolino di lancio per le successive esperienze professionali in Belgio e Italia presso Dirk Bikkembergs (dove ha lavorato per tre anni come assistente) ed en solitaire, visto che in passato si è cimentato anche con una propria linea maschile (nel 1996) e nel womenswear (2002), progetti che però non hanno avuto un seguito. Successivamente ha ricoperto anche la carica di direttore creativo da Joop, ad Amburgo: la sua ultima fatica è stata quella presentata a gennaio.
"Adidas fa parte della mia vita. Essendo cresciuto in Germania, ha esercitato una grande influenza su di me - ha detto Schönberger -. Naturalmente è sempre stato, ed è tuttora, uno dei miei marchi preferiti".
Intanto dal Sudafrica arrivano buone notizie per il colosso tedesco di articoli sportivi: con la “spinta” della Coppa del Mondo, Adidas potrà segnare un record d’incassi, con un fatturato che nel 2010 si prevede arriverà a quota 1,5 miliardi di euro (+ 15% rispetto all’anno precedente). Basti pensare che in occasione del campionato mondiale di calcio sono state vendute 6,5 milioni di magliette, più del doppio rispetto al 2006. Adidas firma anche “Jabulani”, il pallone ufficiale dei Mondiali.
a.t.