Calendario corto e blocco del traffico: cala del 15% il giro d’affari dell’indotto delle sfilate

Finalmente ieri pomeriggio Anna Wintour è comparsa da Fendi, ma intanto la fashion week in versione ridotta ha già fatto i suoi danni: l’ufficio studi della Camera di Commercio di Monza e Brianza ha calcolato una perdita del 15% rispetto allo scorso anno sul giro d’affari del business che ruota attorno ai fashion show milanesi. Ma per chi va alle sfilate lo stop alle auto è sospeso.
L’indotto diffuso interessa, oltre alla città e alla provincia di Milano, anche quelle di Monza e Brianza e di Como e si distribuisce tra i servizi di alloggio, accoglienza e ristorazione (per un valore di 11 milioni di euro) e di altri settori tra i quali, per esempio, quelli legati agli eventi, allo shopping e ai trasporti (7 milioni di euro). La riduzione della settimana della moda non inficia, comunque, il valore del brand delle passerelle milanesi, stimato in oltre 150 miliardi di euro.
Il fatturato scenderà a circa 18,5 milioni di euro, principalmente a causa del calendario concentrato, ma anche per gli effetti del blocco del traffico di domenica 28: a proposito, come previsto oggi è arrivata la deroga del Comune per i veicoli muniti di inviti e/o certificazione aziendale “utilizzati – recita l’ordinanza - da operatori, addetti, fornitori e dipendenti delle aziende impegnati in presentazioni, sfilate, eventi e manifestazioni fieristiche o di tipo analogo, organizzati in occasione della settimana della moda” ma anche per i “visitatori di tali eventi e degli showroom”.
Previsto anche un rafforzamento del servizio navette: il Comune ne ha messe a disposizione sette in aggiunta alle otto organizzate dalla Camera Nazionale della Moda.
c.mo.
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