Il Gruppo Damiani torna a crescere: il terzo trimestre dell’anno fiscale 2009/2010 si è chiuso con ricavi di 62,1 milioni di euro (+2,3%) e un utile netto di 2,1 milioni (dal rosso di 2,2 di un anno prima). Segno meno, invece, per i risultati a nove mesi.
In questo periodo, infatti, la società ha totalizzato un fatturato di 118,4 milioni di euro (-6,6%) e una perdita netta di 7,4 milioni di euro, contro il profitto di 7,7 milioni dei nove mesi terminati il 31 dicembre 2008. I ricavi del canale retail hanno raggiunto 28 milioni di euro (+48,5%), mentre il segmento wholesale è arretrato a 90,2 milioni di euro, cedendo il 16,1% (una nota del gruppo riporta che il giro d’affari di quest’area, nel terzo quarter, è rimasto stabile rispetto al medesimo trimestre del fiscal year 2008/2009). A livello distributivo, invece, Damiani ha registrato ricavi a nove mesi pressoché invariati in Italia, mercato di riferimento, in discesa in Giappone (-20,4%) e nell’area "resto del mondo" (-34,9%). In progresso dello 0,7% il turnover messo a segno nelle Americhe (-3,5% a cambi costanti).
“La stagione natalizia ha dato un segnale di inversione di tendenza rispetto ai trimestri precedenti. Infatti, negli ultimi tre mesi del 2009 il fatturato del gruppo ha registrato una crescita del 2,3% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio 2008/2009 - ha spiegato il presidente e ceo Guido Damiani -. Seppure la situazione macroeconomica globale rimanga incerta, siamo soddisfatti di questo risultato che ci porta a guardare al 2010 con maggiore ottimismo, confortati anche dall’andamento delle vendite delle prime settimane di quest’anno. Il canale retail ha trainato questa ripresa grazie al buon andamento delle nostre boutique monomarca e dei negozi Rocca”.
Al 31 dicembre 2009, l’indebitamento netto della società ammontava a 54,5 milioni di euro, in peggioramento rispetto ai 38,4 milioni al 31 marzo 2009.
d.p.