La 34esima edizione di Filo, il salone dei filatori per tessitura e tessili tecnici, si terrà dal 13 al 14 ottobre al Centro Congressi Le Stelline di Milano: in attesa della manifestazione, gli organizzatori hanno presentato in anteprima il tema conduttore del prossimo appuntamento, focalizzato sui "Presenti".
”Come un meccanismo ben rodato e oliato, Filo procede nel segno della continuità – ha esordito Paolo Monfermoso, responsabile della rassegna -. Nonostante il periodo congiunturale non favorevole, prevediamo che il numero degli espositori sarà in linea con le passate edizioni”.
Sul fronte delle proposte protagoniste al rendez-vous di ottobre, Gianni Bologna – referente per la creatività e lo sviluppo prodotto – ha concentrato l’attenzione sul tema dei “Presenti”. “Da un paio di decenni – spiega – il presente è diventato predominante: non lo recepiamo più come il frutto del maturare lento del passato, né cerchiamo più in esso le tracce dei possibili lineamenti del futuro. Si impone come un fatto compiuto e schiacciante, il cui sorgere improvviso fa sparire il passato e satura l’immaginazione del futuro”. Lo stesso discorso vale per la realtà spaziale, polverizzata dalla comunicazione istantanea possibile oggi, grazie ai moderni mezzi di comunicazione.
In questo stato di cose, ha precisato Bologna, “i modi vestimentari si sono trasformati in una giostra perpetua e informe”. “È dunque prefigurabile – ha concluso – che essi cambieranno in stretto rapporto con l’introduzione di nuove relazioni gerarchiche, sociali e di mercato: la ricerca su questo nuovo territorio solo parzialmente esplorato sarà il vero terreno di lavoro per tutti noi”.
a.t.
”Come un meccanismo ben rodato e oliato, Filo procede nel segno della continuità – ha esordito Paolo Monfermoso, responsabile della rassegna -. Nonostante il periodo congiunturale non favorevole, prevediamo che il numero degli espositori sarà in linea con le passate edizioni”.
Sul fronte delle proposte protagoniste al rendez-vous di ottobre, Gianni Bologna – referente per la creatività e lo sviluppo prodotto – ha concentrato l’attenzione sul tema dei “Presenti”. “Da un paio di decenni – spiega – il presente è diventato predominante: non lo recepiamo più come il frutto del maturare lento del passato, né cerchiamo più in esso le tracce dei possibili lineamenti del futuro. Si impone come un fatto compiuto e schiacciante, il cui sorgere improvviso fa sparire il passato e satura l’immaginazione del futuro”. Lo stesso discorso vale per la realtà spaziale, polverizzata dalla comunicazione istantanea possibile oggi, grazie ai moderni mezzi di comunicazione.
In questo stato di cose, ha precisato Bologna, “i modi vestimentari si sono trasformati in una giostra perpetua e informe”. “È dunque prefigurabile – ha concluso – che essi cambieranno in stretto rapporto con l’introduzione di nuove relazioni gerarchiche, sociali e di mercato: la ricerca su questo nuovo territorio solo parzialmente esplorato sarà il vero terreno di lavoro per tutti noi”.
a.t.