Se ne è andato a 84 anni Renzo Rossetti, capostipite dell’azienda di Parabiago nota a livello internazionale per la qualità delle sue calzature. Cresciuto in una famiglia poverissima, insieme al fratello Renato ha saputo cavalcare gli anni della ricostruzione e dare vita a una realtà simbolo dell’Italian style, che oggi fattura 80 milioni di euro.
La storia di Renzo Rossetti, nato il 26 luglio del 1925 a Casaleone, nel veronese, è l’emblema di una vita fatta di sacrifici, laboriosa umiltà, caparbio perfezionismo e coraggio. Un’esistenza partita in svantaggio per le condizioni indigenti in cui versava la sua famiglia – il padre (scomparso quando Renzo aveva 12 anni) era un ciabattino – e che ha poi recuperato in corsa, grazie all’arrivo dei primi successi.
Renzo e Renato Rossetti fondarono infatti l’azienda nel 1953 e, dopo la durissima partenza dovuta a mancanza di capitali, già nei primi anni Sessanta cominciarono ad affermarsi nello scenario calzaturiero italiano, per passare poi a conquistare il mercato internazionale: basti pensare che nel 1979 la Fratelli Rossetti è la prima insegna del made in Italy ad approdare sulla madison Avenue di New York. Exploit che sarà successivamente confermato attraverso numerose inaugurazioni nelle piazze più importanti del mondo, fino ad arrivare ai riconoscimenti più recenti: oggi l’impresa di Parabiago fattura 80 milioni di euro e conta più di 300 addetti, oltre a 27 negozi di proprietà. Al timone della società ci sono i figli Diego, Dario e Luca, che guardano a Est per colonizzare altri lidi commerciali, restando però sempre fedeli al principio cardine della qualità artigianale e a una produzione fatta completamente in Italia.
Le esequie avranno luogo domani alle 10 nella chiesa dei Santi Gervaso e Protaso a Parabiago.
a.t.