Hermès: inizia l’era Lemaire

Annuncio a sorpresa in casa Hermès: dopo sette anni di collaborazione, Jean-Paul Gaultier lascia il timone creativo del womenswear. Al suo posto, la maison francese recluta Christophe Lemaire, ex direttore artistico di Lacoste (nella foto).
Finisce dunque la liaison di quella che è stata considerata da molti come la “strana coppia”, formata dall’irriverente enfant terrible della moda d’Oltralpe e uno dei protagonisti più “istituzionali” del lusso internazionale. A credere nella loro intesa, nonostante l’apparente incompatibilità, era stato Jean-Louis Dumas, il “patriarca” della griffe recentemente scomparso, che alla fine del 2003 aveva visto nel talento di Gualtier una leva importante di sviluppo per Hermès, guidata fino a quel momento da Martin Margiela.
Secondo il comunicato diramato dalla società, la decisione è stata presa per “permettere a Jean-Paul Gaultier di dedicarsi ai suoi progetti personali”. Un cambio della guardia che – viene sottolineato - non avrà ripercussioni sulla compagine societaria della Jean-Paul Gaultier, di cui “il gruppo Hermès rimane il principale azionista, con una quota del 45%”.
La collezione spartiacque sarà quella della primavera-estate 2011, in pedana a ottobre 2010: l’ultima con la firma di Gaultier. Da quella successiva, l’autunno-inverno 2011/2012, il testimone passerà dunque a Christophe Lemaire, dal 2000 figura di riferimento dello stile Lacoste (vedi anche notizia di oggi).
Dopo quest’ultimo colpo di scena, resta da vedere come reagirà la Borsa, che all’indomani della scomparsa di Dumas era tornata a speculare sulla possibile cessione di Hermès, il cui capitale è per il 72% in mano ai discendenti del fondatore Thierry Hermès (vedi fashionmagazine.it del 4 maggio). Illazioni smentite dai diretti interessati, ma anche dai “conti” della maison: nel 2009 il fatturato è cresciuto dell’8,5%, a fronte di un calo dell’utile pari allo 0,5%, decisamente contenuto rispetto agli arretramenti anche a doppia cifra di altri player del lusso. Uno stato di buona salute che non richiederebbe dunque l’aiuto esterno di “soccorritori” come (stando ai rumors) Lvmh e Ppr e che è stato ribadito anche dai risultati del primo trimestre 2010, a dir poco brillanti (vedi fashionmagazine.it del 6 maggio), con un balzo delle vendite del 18,5%.
a.t.
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