Hermès ha inaugurato la sua prima boutique a Beirut, nel quartiere di Bab Idriss. Lo spazio, avviato in partnership con Galop Sal, si sviluppa su una superficie di 150 metri quadri ed è situato al piano terra di un elegante palazzo degli anni Venti. La griffe chiude il semestre con profitti a 194,6 milioni di euro, in aumento del 55,2% (nella foto, un modello per l'autunno-inverno 2010/2011).
Nel bilancio è inoltre cresciuto l’utile operativo (+ 52,4%), passato dai 199 milioni di euro della prima metà del 2009 a 199,8 milioni. Come già indicato su fashionmagazine.it del 20 luglio scorso, nel primo semestre 2010 la maison d’Oltralpe ha realizzato vendite di 1,07 miliardi di euro, in progresso del 22,8% rispetto all’anno precedente.
Il target dell’azienda per l’intero fiscal year è ora di mettere a segno un incremento delle vendite del 12% a cambi costanti. Nel corso del 2010, Hermès continuerà inoltre a investire nell’espansione del network distributivo: sono una ventina in totale, tra opening e restyling, gli eventi previsti, compresa l’inaugurazione di una vetrina parigina in rue de Sèvres.
Tra gli opening più recenti spicca quello di Beirut, a opera di Rdai, lo studio parigino di architettura d’interni fondato da Rena Dumas, che segue il design delle boutique della griffe nel mondo.
All’ingresso, l’ex-libris caratteristico di Hermès accoglie il visitatore e lo guida alla scoperta dei 16 “mestieri” della maison: le borse e i bagagli, le agende e la piccola pelletteria, la selleria, la seta, il prêt-à-porter donna e uomo, la bijouterie, l’orologeria, le cinture, i guanti, le
calzature, i cappelli, gli smalti, i bijoux fantasia, l’art de vivre, l’art de la table e i profumi.
Dotato di sette ampie vetrine, il negozio gode di una piacevole luce naturale. Il pavimento a mosaico, il fregio delle luci con motivo a greca e gli arredi in legno di ciliegio ricordano la sede di Faubourg Saint Honoré a Parigi. Le pareti chiare, i pannelli con specchi lisci o striati e i mobili disegnati da Dumas sottolineano l’atmosfera accogliente e contemporanea.
m.g.