Il 2009 è stato un anno da dimenticare per il sistema del legno-arredo italiano: come sottolinea Rosario Messina, presidente di FederlegnoArredo, secondo i preconsuntivi elaborati dal Centro Studi Cosmit e dall’associazione di categoria il fatturato del settore è diminuito del 18,2%, da 39,6 a 32,4 miliardi di euro.
Nel 2008 la contrazione del giro d’affari era stata del 5,6%, provocata soprattutto da un’impasse del mercato interno. Quest’anno, invece, la doccia fredda arriva dall’export, calato del 21,9% (da 13,9 a 10,8 miliardi di euro), dove storici mercati di riferimento come Francia e Germania hanno registrato rispettivamente un -11% e -9%, mentre Regno Unito, Spagna e Usa hanno segnato contrazioni oltre il 30%. L'arretramento dei consumi nazionali è stato del 16,8% (da 31,7 a 26,4 milioni). Visto che anche le importazioni hanno accusato un -19,1% (da 6 a 4,8 miliardi di euro), il saldo resta positivo per quasi sei miliardi di euro, ma è in calo del 24% rispetto al 2008.
Le prospettive non sono rosee: come ricorda Messina, ipotizzando ottimisticamente per il prossimo futuro un tasso di incremento medio annuo del 4%, per poter recuperare i livelli del 2007, ultimo anno in crescita, si dovrebbe aspettare il 2014. "Fino a oggi le nostre imprese hanno stretto la cinghia, ma fino a quando ancora potrà durare?", si chiede Messina, che più volte si è fatto portavoce di accorate richieste di sostegno al Governo. Quest'ultimo si è limitato ad approvare gli incentivi alla rottamazione delle cucine, un provvedimento ritenuto da molti insufficiente.
Del resto, i dati sull'occupazione non possono che destare preoccupazioni: nell'anno passato le imprese che hanno cessato l'attività sono state quasi 1.800, pari al 2,4% del totale, con una perdita di circa 12.700 addetti (il 3,1% del totale).
Tuttavia, per quanto riguarda i prossimi mesi si aprono deboli spiragli: il Centro Studi Cosmit/FederlegnoArredo ha infatti elaborato un'indagine congiunturale (chiusa il 6 febbraio scorso) su un panel di aziende del comparto, in base alla quale il 23% del campione si attende un calo degli ordinativi nel gennaio-marzo 2010, ma il 34% pensa che ci sarà un miglioramento. C'è poi un 43% che indica una sostanziale stabilità. Carlo Guglielmi, presidente di Cosmit (ente organizzatore del Salone del Mobile) ritiene che l'anno in corso segnerà, nella migliore delle ipotesi, un parziale recupero rispetto al 2009. "Non dimentichiamo comunque che siamo leader del settore - conclude - non solo per la consistenza del nostro sistema economico, ma anche per la capacità di produrre cultura e design a livello internazionale".
a.b.