Spigolose asimmetrie e colori abbaglianti sono le parole chiave dell’ultima collezione femminile della maison della Medusa, che per il prossimo autunno/inverno osa un sorprendente connubio tra il rombante guardaroba dei motociclisti e il rigore sartoriale della tradizione maschile.
L’ispirazione biker è stata inequivocabilmente sottolineata dal soundtrack della sfilata di venerdì scorso, che ha ricreato l’inconfondibile ronzio di una moto, prima ancora che le modelle cominciassero ad alternarsi sulla passerella del teatro di piazza Vetra. Qui, dopo la comparsa di alcuni lunghi cappotti con spacchi profondi e spalle segnate, è toccato a una serie di completi con esuberanti sagomature anatomiche, multicolori e polimateriche rivelare lo stagionale mood della collezione. La quale ha reinterpretato il classico completo da motociclista d’assalto con patch di cashmere, suede, nappa e seta cannetté, che hanno dato nuovo vigore alla rivisitazione del “chiodo” e delle tute con i paracolpi indossate dei fanatici dell’Harley Davidson e dagli assi del Grand Prix.
Anche i pantaloni in pelle, proposta dalla maison in abbinamento con altri materiali (tra i quali il denim), attingono all’adrenalinico immaginario delle due ruote e si fermano sopra la caviglia. Segnano le spalle le giacche di taglio sartoriale con i revers importanti, che sottolineano il corpo come i corti tubini ai quali Donatella Versace ha impresso un’asimmetrica sensualità, costruendoli con un altalenante gioco di pieghe e pannelli dai profili spigolosi.
Per la sera la stilista ha ritagliato abbondanti squarci di nudo sui fianchi e sulla schiena delle sue mannequin, alle quali ha affidato abiti asimmetrici con bustini ed esuberanti mix di colori (blu cobalto, rosso vivo, turchese, verde acido, giallo limone) e materiali (come la pelle trattata a effetto specchio). Ad accrescere l’abbagliante energia di queste creazioni ha contribuito l’uso e l’abuso di anelli metallici (visti anche su alcune corte proposte di maglia lavorate all’uncinetto), cubi di Swarovski e catenelle metalliche.
r.m.
L’ispirazione biker è stata inequivocabilmente sottolineata dal soundtrack della sfilata di venerdì scorso, che ha ricreato l’inconfondibile ronzio di una moto, prima ancora che le modelle cominciassero ad alternarsi sulla passerella del teatro di piazza Vetra. Qui, dopo la comparsa di alcuni lunghi cappotti con spacchi profondi e spalle segnate, è toccato a una serie di completi con esuberanti sagomature anatomiche, multicolori e polimateriche rivelare lo stagionale mood della collezione. La quale ha reinterpretato il classico completo da motociclista d’assalto con patch di cashmere, suede, nappa e seta cannetté, che hanno dato nuovo vigore alla rivisitazione del “chiodo” e delle tute con i paracolpi indossate dei fanatici dell’Harley Davidson e dagli assi del Grand Prix.
Anche i pantaloni in pelle, proposta dalla maison in abbinamento con altri materiali (tra i quali il denim), attingono all’adrenalinico immaginario delle due ruote e si fermano sopra la caviglia. Segnano le spalle le giacche di taglio sartoriale con i revers importanti, che sottolineano il corpo come i corti tubini ai quali Donatella Versace ha impresso un’asimmetrica sensualità, costruendoli con un altalenante gioco di pieghe e pannelli dai profili spigolosi.
Per la sera la stilista ha ritagliato abbondanti squarci di nudo sui fianchi e sulla schiena delle sue mannequin, alle quali ha affidato abiti asimmetrici con bustini ed esuberanti mix di colori (blu cobalto, rosso vivo, turchese, verde acido, giallo limone) e materiali (come la pelle trattata a effetto specchio). Ad accrescere l’abbagliante energia di queste creazioni ha contribuito l’uso e l’abuso di anelli metallici (visti anche su alcune corte proposte di maglia lavorate all’uncinetto), cubi di Swarovski e catenelle metalliche.
r.m.