Milano Moda Uomo: la sensuale indolenza della nuova couture made in Sicily di Dolce & Gabbana

Uno spettacolo nello spettacolo: lo ha offerto la griffe milanese, che ha ritmato la sua ultima sfilata con un mini recital di Annie Lennox. In passerella ha trionfato la sexy nonchalance dell’uomo siciliano, celebrato anche nella mostra-evento allestita a Palazzo Marino per festeggiare i 20 anni del menswear firmato dal brand milanese.
L’assolato meriggiare delle lunghe e afose estati all’ombra dell’Etna pigramente trascorse, come nei libri di Vitaliano Brancati, nell’oziosa nullafacenza domestica o in pigri e malandrini appostamenti in riva al mare: l’hanno evocato Domenico Dolce e Stefano Gabbana nella loro ultima collezione maschile, andata in scena sabato scorso nel consueto spazio dell’ex cinema Metropol.
Qui i due stilisti, su una passerella volutamente spoglia e illuminata da un display che proiettava immagini di sapore balnear-neorealista, hanno ancora una volta elevato il loro sentito elogio alla virilità made in Sicily, assistiti da testosteronici modelli come Tony Ward e David Gandy, oltre che dall’inossidabile carisma di Annie Lennox. La quale, con un gattopardesco abito in pizzo nero, si è esibita al pianoforte in un trascinante mini concerto, che ha fatto da sottofondo alla sfilata della griffe trasmessa anche in streaming e applaudita, tra gli altri, da Morgan Freeman, Matthew McConaughey e Roberto Bolle.
Punto di partenza del menswear dedicato alla prossima primavera/estate dai due stilisti è la sartorialità, declinata non più solo in chiave sexy, ma in funzione di un ripensato design, nel segno della rilassatezza e della naturalità, che evoca gli effetti delle lunghe esposizioni al sole e l’appeal senza tempo dell’artigianato contadino.
In linea con questo mood, nelle nuove proposte presentate dalla griffe recitano un ruolo di primo piano i lini e le canape a trama grezza e intrecciata, i cotoni e le sete lavate, i denim sabbiati e la maglia in iuta intessuta con la pelle.
Questi materiali danno sostanza ad abiti sciolti ma non decostruiti, che cadono morbidamente sul corpo, pull da pescatore con tagli al vivo, gilet da usare come giacche, pantaloni negligentemente risvoltati e chiusi da cinture di corda da pescatore verghiano. Colori-vedette sono il bianco e il nero, mai usati in gradazioni nette ma sempre in sfumature incerte e “vissute”.
Terminato lo show di sabato scorso, a partire dalle 19, Domenico Dolce e Stefano Gabbana hanno festeggiato i 20 anni della loro linea maschile con una mostra-evento a Palazzo Marino. Qui, sotto lo sguardo soddisfatto del sindaco di Milano, Letizia Moratti, hanno sfilato, in un festoso clima da red carpet, super ospiti del calibro di Juliette Binoche, Chauce Crawford e Monica Bellucci, ripresi dai mega-schermi in piazza della Scala.
r.m.
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