Nasce oggi Milanoshowroom

È stato costituito oggi Milanoshowroom, un gruppo di lavoro che riunisce circa 35 agenzie di rappresentanza di abbigliamento e accessori (per un totale di oltre 500 marchi), con una distribuzione italiana e internazionale e una forte vocazione alla ricerca. Obiettivo: contribuire a restituire internazionalità e vivacità alla fashion week milanese.
I rappresentanti delle showroom vedono nella progressiva decurtazione del calendario di Milano Moda Donna uno dei principali problemi del settore: di qui la decisione, anticipata da fashionmagazine.it (vedi news dell’8 aprile scorso), di riunirsi per sostenere la settimana della moda nel capoluogo lombardo con un timing di eventi all’interno dei propri spazi.
Il neonato gruppo di lavoro - che non avrà né cariche istituzionali, né portavoce, ma solo “protagonisti” e che fa della collaborazione con gli altri attori del sistema, a partire dalla Camera Nazionale della Moda Italiana, il proprio principio costitutivo - invita anche gli organizzatori dei saloni a far fronte comune, realizzando una convergenza temporale come quella che si concretizzerà il prossimo settembre: i giorni della moda partono infatti il 19 settembre con il Micam e il Mipel, per concludersi il 28 del mese con le ultime sfilate e la chiusura dei saloni dell’abbigliamento femminile.
“Una manifestazione di 10-12 giorni è la giusta prospettiva su cui lavorare - ha detto a fashionmagazine.it Riccardo Grassi di Studio Zeta, uno dei circa 35 fondatori di Milanoshowroom -. Per questo lanciamo un appello ai saloni di via Tortona, affinché scelgano sempre i loro posizionamenti temporali in quest’ottica”.
Un altro invito Milanoshowroom lo rivolge ai dettaglianti milanesi, perché a loro volta organizzino eventi all’interno dei propri store, come avviene a Parigi: “In Italia ci sono i negozi più belli del mondo e devono essere parte integrante di questo progetto" dice Grassi e conclude: "Lo scopo comune deve essere una grande regia per rendere il più agevole e interessante possibile il lavoro dei buyer che giungono a Milano. Per questo è indispensabile la collaborazione di tutti: anche il Comune del capoluogo lombardo deve fare la sua parte, mettendo location importanti a disposizione della moda e delle sfilate”.
c.mo.
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