Nel terzo trimestre dell’anno fiscale 2010, chiuso lo scorso 28 febbraio, il colosso dello sportswear Nike ha registrato un fatturato di 4,7 miliardi di dollari, in progresso del 7% sul 2009. I profitti netti, pari a 496 milioni di dollari, sono più che raddoppiati rispetto ai precedenti 244 milioni (un risultato tuttavia penalizzato da 241 milioni di oneri legati all’acquisizione del brand Umbro).
A livello distributivo, le vendite di Nike sono cresciute dell’1% in Nord America, del 4% nell’Europa Occidentale e del 10% in Cina. Particolarmente brillante la performance dei mercati emergenti (+43%), mentre è arretrato il business in Giappone (-7%) e nell’area “Central and Eastern Europe” (-8%). Gli ordini per il marchio, con consegna fra marzo e luglio 2010, sono aumentati del 9% a 7,1 miliardi di dollari.
I ricavi a nove mesi del colosso di Beaverton (Oregon) si sono attestati a 13,9 miliardi di dollari (-4%), mentre l’utile netto è salito a 1,39 miliardi di dollari, mettendo a segno un incremento del 21%.
d.p.