Il Gruppo Ppr ha archiviato il primo trimestre del 2010 con vendite pari a 4,1 miliardi di euro, in progresso dell’1,2% sull’analogo periodo del 2009. A trainare i conti del colosso francese la controllata Gucci Group, che ha riportato un turnover di 895 milioni di euro, in salita del 4,7%, con un +3,8% per il marchio Gucci (nella foto, un look della griffe fiorentina per la stagione in corso).
Delle realtà nell’orbita del player d’Oltralpe, le catene Fnac e Conforama hanno registrato, rispettivamente, ricavi pari a 982 (+2,4%) e 730 milioni di euro (+2,9%), mentre Redcats Group, società attiva nell’abbigliamento e nei prodotti per la casa, ha messo a segno un giro d’affari di 844 milioni (-2,6%). Puma ha segnato una contrazione dei fatturato (-2,1% a 683,1 milioni di euro), ma anche un deciso balzo dell’utile a 83,1 milioni (dai precedenti 5,6 milioni, vedi news di ieri).
A spingere i conti trimestrali di Ppr, comunque, ha contribuito principalmente la buona performance di Gucci Group, movimentata dal fatturato in ascesa del marchio della doppia G (+3,8% a 588,7 milioni, sostenuto da solidi incrementi riguardanti i mercati emergenti, l’area Asia-Pacifico escluso il Giappone, la Greater China e l’Europa) e di Bottega Veneta (+9,5% a 113,6 milioni, con balzi “double-digit” in tutte le regioni, a eccezione del territorio nipponico). Continua invece l’impasse della maison Yves Saint Laurent, nelle scorse settimane al centro di rumors, poi smentiti, su una possibile uscita di scena del direttore creativo Stefano Pilati, a causa dello scarso dinamismo dell’universo prêt-a-porter (vedi fashionmagazine.it del 15 aprile): la fashion house ha totalizzato vendite per 58,7 milioni (-1,7%), penalizzate dal canale wholesale (-19%) e nonostante il +12% dei negozi a gestione diretta. Gli ordini della collezione per il prossimo autunno-inverno, tuttavia, “hanno segnato un progresso a doppia cifra”, spiega una nota del gruppo guidato da François-Henri Pinault.
La divisione “Other brands”, che fa capo sempre a Gucci Group, ha totalizzato un turnover di 133,8 milioni di euro, avanzando del 7,6% sull’analogo trimestre 2009. Fra i marchi, Balenciaga ha messo a segno un aumento dei ricavi double-digit, grazie alle collezioni proposte e al lancio della nuova fragranza femminile, mentre è addirittura “eccezionale” la crescita di periodo di Alexander McQueen, la griffe creata dallo stilista recentemente scomparso. Bene Stella McCartney, spinta da borse e ready-to-wear; segno meno per le calzature Sergio Rossi, a livello sia retail, sia wholesale.
d.p.