Di ritorno da San Paolo del Brasile, i vertici di Sistema Moda Italia si dichiarano soddisfatti della missione esplorativa, avviata in concomitanza con la São Paulo Fashion Week. Tra i temi caldi, discussi nell'ambito dei colloqui istituzionali in agenda, quello dei dazi doganali locali: ancora una vera e propria barriera per il made in Italy.
Il viaggio in Brasile (dal 18 al 21 gennaio scorsi) organizzato da Sistema Moda Italia e supportato da Ente Moda Italia (partecipata da Smi e dal Centro di Firenze per la Moda italiana) ha coinvolto aziende italiane di diversi settori, come l'abbigliamento uomo, il womenswear e il beachwear.
Gli appuntamenti business to business, organizzati in collaborazione con l'Ice, hanno consentito di avviare rapporti con alcuni potenziali partner brasiliani in grado di sviluppare e seguire le collezioni italiane nell'area del Mercosur. Gli incontri istituzionali si sono invece focalizzati soprattutto sul tema degli alti dazi doganali brasiliani: una loro riduzione è vista dall'associazione del tessile-abbigliamento come una delle chiavi d'accesso a questo mercato, oltre alla creatività, alla qualità e all'innovazione.
Il made in Italy è arrivato a San Paolo mentre in città si svolgeva la São Paulo Fashion Week: 38 brand in passerella, tra i quali Osklen, Rosa Chá e Alexandre Herchcovitch, che tra il 17 e il 22 del mese hanno presentato le collezioni femminili per l'autunno-inverno 2010/2011.
e.f.