Definita dagli organizzatori "la più grande festa della moda nella storia", la Vogue Fashion's Night Out tornerà alla ribalta con la seconda edizione il 9 settembre 2010, in concomitanza con l'inizio delle sfilate newyorkesi: l'epicentro della "notte bianca" dello shopping e del divertimento sarà di nuovo la Grande Mela, ma l'evento punta a coinvolgere altre città internazionali.
L'appuntamento ideato dai responsabili della rivista Vogue, in collaborazione con la municipalità della "capitale dell'East Coast" e il Council of Fashion Designers of America (Cfda), può ragionevolmente porsi obiettivi ambiziosi per il prossimo anno: se, infatti, al debutto sono stati oltre 800 gli store che, tra Manhattan e altri distretti, hanno aderito all'iniziativa, è stato calcolato da uno studio indipendente realizzato da ShopperTrack che il traffico all'interno dei punti vendita si è incrementato del 50% rispetto alla norma. E, dato ancora più significativo, sembra che gli acquisti abbiano subito un'impennata: il 75% di un campione di 1.300 consumatori interpellato da Nyc & Company, ufficio del turismo di New York, ha rivelato di avere acquistato qualcosa in occasione della Vfno. I due terzi di questo panel, tra l'altro, hanno visitato boutique dove non erano mai stati prima.
"È stato un grandissimo successo" ha detto il sindaco Michael Bloomberg e la stilista Diane von Furstenberg ha aggiunto che "vedere i designer nei negozi per celebrare l'inizio della stagione degli acquisti è un'ottima idea: crea aspettativa e, soprattutto, business".
Come già la prima volta, la metropoli - dove non è escluso che venga allestita una sfilata al Lincoln Center, futura sede degli show del prêt-à-porter - costituirà il "motore immobile" di un movimento che si propagherà in contemporanea in altre location: Londra, Parigi, Berlino, Madrid, Mosca, Atene, Taipei, Tokyo, Pechino, San Paolo del Brasile e, non ultima, Milano, dove sono stati 400 gli spazi che hanno risposto all'appello dei promotori (vedi fashionmagazine.it del 9 settembre scorso).
a.b.