Il 2022 si è chiuso per Smcp (gruppo cui fanno capo i marchi Maje, Sandro, Fursac e Claudie Pierlot) con un fatturato di 1,2 miliardi di euro, in aumento del 13% su base organica e del 14% like-for-like e con un segno più per tutte le regioni, tranne l’Apac.
Sempre su base organica, l’area Emea, il cui valore è pari a 377 milioni, ha messo a segno un +31,1% e il mercato numero uno, la Francia, è cresciuto del 23,3%, portandosi a 414 milioni. Meno sostenuto (+16%) l’incremento nelle Americhe, con 184 milioni di euro di vendite.
Scivolone come si diceva in Asia, trascinata verso il basso dalla Cina continentale alle prese con il Covid: se nel 2021 totalizzava 270 milioni, scende a 230 milioni (-20%), con un andamento simile anche nel quarto trimestre (-19,6%).
Un periodo, quest'ultimo, archiviato con un giro d’affari di 332 milioni di euro (+4,2% su base organica), con un rallentamento della crescita in tutti i territori chiave rispetto al dato annuale, partendo dalla Francia che è progredita “solo” del 9,1%.
Tra i brand Sandro ha raggiunto nell’anno i 582 milioni di euro (+13,3% su base organica), seguito da Maje (467 milioni, +11,4%) e, con distacco, gli altri marchi, ossia Fursac e Claudie Pierlot, che insieme hanno registrato 156 milioni (+17,9%).
Al raddoppio (+114,4%) il risultato netto, da 23,9 a 51,3 milioni, mentre l’ebitda adjusted avanza dell’8,5%, a 266,6 milioni, e l’ebit adjusted, con un +15,4%, supera i 110 milioni.
Ma c’è un’altra notizia che tiene banco in questi giorni: ieri, primo marzo, è stato avviato il processo di cessione del 37% del capitale di Smcp detenuto dalla britannica AlixPartners in rappresentanza del trustee Glas. Parte dunque la ricerca di potenziali acquirenti che diventeranno i nuovi soci azionisti. Se un solo compratore rilevasse tutto il 37%, ossia la quota di maggioranza, potrebbe scattare un’Opa obbligatoria in base alle leggi francesi. Il processo di vendita potrebbe durare più mesi.
Nel 2021 l’allora proprietario di Smcp, il cinese Shandong Ruyi, era fallito insieme alla sua controllata European TopSoho, con sede in Lussemburgo. Quest’ultima era risultata inadempiente su un debito di 250 milioni di euro. A quel punto Glas, società fiduciaria formata dai suoi creditori tra cui i fondi BlackRock, Anchorage, Carlyle, Boussard e Gauvadan, era diventata maggiore azionista del gruppo, con l’obiettivo di vendere il prima possibile le proprie quote. L’attuale valutazione dell’azienda dovrebbe permettere un recupero dell’iniziale investimento, anche se solo il 75% degli obbligazionisti ha dato mandato al fiduciario e agli amministratori di avviare il processo di commercializzazione e vendita delle azioni date in pegno.
Nella foto da Instagram, un modello di Claudie Pierlot. Fotografa Iulia Matei, modella Romane Grèze, hair stylist e make up Angelina Bergese