È GUERRA SULL’AFFITTO

Valentino va in tribunale per lo store sulla Fifth Avenue

Negli Usa è guerra fra inquilini e proprietari dei negozi del lusso. Dopo il caso di Victoria's Secret, che lo scorso 8 giugno ha avviato una causa per cancellare il contratto d'affitto da 938mila dollari mensili del suo store ammiraglio in Herald Square a Manhattan, anche Valentino è al centro di una disputa con il titolare del suo monomarca sulla prestigiosa Quinta Strada, tra il Rockefeller Center e il Central Park.

Motivo del contenzioso? Valentino vuole recedere anticipatamente dal contratto d'affitto, stipulato nel 2013 e in scadenza nel 2029, ma il titolare dell'immobile, Savitt Partners, non ne vuole sapere.

Le motivazione della casa di moda italiana sono contenute in un documento depositato domenica presso il Tribunale di New York, in cui si evidenzia che il negozio, a due isolati a Sud della Trump Tower, non è più in grado di operare «in linea con la reputazione di alta qualità, lusso e prestigio» del quartiere, come previsto dal contratto.

La boutique è ovviamente stata colpita dal lockdown, che ha sospeso tutte le attività non essenziali da metà marzo per contenere i contagi, ma il via libera allo shopping non cambia le carte in tavola secondo il brand, perché i clienti avrebbero paura di frequentare i negozi del lusso e fare acquisti «non essenziali».

E le cose non sono destinate a cambiare a breve, incalzano i vertici di Valentino: «Anche in una New York post pandemia (se dovesse arrivare quel giorno) la location sulla Fifth Avenue è irrimediabilmente danneggiata» e dunque mantenere attivo il negozio è «impraticabile, impossibile e non più fattibile».

a.t.
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