Di questo Global Blue ha parlato nel corso della terza edizione di HospitalitySud – il salone dedicato alle forniture, ai servizi e alla formazione per l’hotellerie e l’extralberghiero, ideato e organizzato dalla Leader srl nella Stazione Marittima di Napoli – nella tavola rotonda “La customer experience del Globe Shopper internazionale” realizzata in partnership con Le Chiavi d’Oro FAIPA.
I dati relativi al 2019 sugli acquisti tax free dei turisti provenienti da Paesi extra-UE, elaborati dall’Osservatorio sul turismo di Global Blue e Federturismo Confindustria, infatti, mettono in risalto come lo shopping di lusso e di qualità legato al made in Italy sia davvero una delle principali attività e voci di spesa nella vacanza dei Globe Shopper, anche nelle Regioni del Sud.
Nel 2019, in Italia il Tax Free Shopping ha registrato una crescita del 16% rispetto al 2018. Se guardando le divisioni per macro-regioni emerge come il peso maggiore (56% del totale) lo abbia avuto il Nord Italia, dall’altra parte bisogna sottolineare come la crescita percentuale più elevata sia stata registrata proprio nel Mezzogiorno: le vendite tax free sono cresciute del 32% rispetto al 2018.
Tra le città del Sud Italia considerate da Global Blue per l’Osservatorio con Federturismo Confindustria, nel 2019 è stata Napoli a registrare la maggiore crescita percentuale del Tax Free Shopping: +45% rispetto al 2018 e uno scontrino medio di 1.128 euro, salito del 14% rispetto all’anno precedente. Nel capoluogo campano protagonisti principali sono stati i cinesi, con un peso del 30% sul totale delle vendite e uno scontrino medio di 1.715 euro. Alle loro spalle gli americani (17% di peso nel settore ma con una crescita, nel 2019, dell’88% rispetto all’anno precedente), con 1.299 euro di spesa media, e russi.
In Campania anche Capri si è ben difesa: con uno scontrino medio di 1.476 euro, rispetto al 2018, lo scorso anno il Tax Free Shopping è cresciuto del 17%, trainato dagli americani (48% del peso totale sugli acquisti tax free nell’isola e uno scontrino medio di 1.682 euro), seguiti dai viaggiatori giunti dal Paese del Dragone (7% del totale ma con un incremento del 48% rispetto all’anno precedente) e dai russi (4%).
Sono dati che, ancora una volta, mettono in luce sia l’importanza strategica di rendere l’Italia più competitiva, sia la necessità, visto l’importanza del turismo, di azioni incisive e propedeutiche al sul rilancio.