Fast Retailing, il gruppo giapponese che controlla la catena
Uniqlo, ha rivisto al rialzo le previsioni di fine esercizio dopo la pubblicazione dei risultati del terzo trimestre, che evidenziano un aumento del 10,3% dei ricavi e una crescita del 36,5% dei profitti operativi.
Il fiscal year che terminerà a fine agosto dovrebbe totalizzare 2.250 miliardi di yen (circa 16,4 miliardi di euro), in aumento del 5,5% rispetto all’anno prima e 50 miliardi in più rispetto ai target annunciati in aprile. L’utile operativo annuale è atteso a 290 miliardi (circa 2,1 miliardi di euro), in crescita del 16,5% e superiore di 20 miliardi rispetto alle precedenti previsioni. L’utile dovrebbe risultare di 250 miliardi di yen (quasi 1,8 miliardi di euro): il 47% in più rispetto al risultato precedente. I nuovi obiettivi riflettono il buon andamento del quarter e il deprezzamento dello yen.
Nel terzo trimestre terminato a fine maggio le vendite di Fast Retailng si sono attestate a 546 miliardi di yen (+10,3%). In valute locali l’utile operativo ha raggiunto il livello record per l’azienda di 81,8 miliardi di yen (+36,5%) e l’utile netto è raddoppiato a 90,9 miliardi.
Nei nove mesi, invece, i ricavi sono aumentati del 3,9% a 1.698 miliardi di yen e l’utile è balzato del 57% a 151 miliardi.
Il brand di abbigliamento minimal Uniqlo (nella foto) nel quarter è cresciuto dell’8,% in Giappone e del 13,9% nel resto del mondo, nonostante abbia incassato un forte calo in Cina, come spiegano dall’azienda, a causa dei nuovi lockdown iniziati in marzo.
Nel portafoglio di Fast Retailing figurano anche il marchio Gu, che ha registrato un -0,7% del giro d’affari nei tre mesi a fine maggio e una serie di global brand (tra questi Comptoir de Cotonniers e Theory) che complessivamente sono cresciuti del 19,5% su base trimestrale.
e.f.