A Milano

Renzi: «Il Salone non è roba da "fighetti", ma il simbolo di come deve essere l'Italia»

«C'è chi considera la design week come una cosa da "fighetti" - ha detto il premier Matteo Renzi, intervenuto alla giornata inaugurale del Salone del Mobile di Milano -. Invece è un pezzo fondamentale dell'economia italiana di oggi e di domani».

 

Il presidente del Consiglio ha insistito su due concetti chiave: la globalizzazione, «principale asset del Paese anche nei prossimi 20 anni», e l'impegno del Governo affinché si concretizzi quel salto di qualità che tutti invocano.

 

«La scommessa più grande - ha ribadito - è che il mondo 'chieda' Italia. Il design riassume in sé due caratteristiche tipicamente nostre, la cultura e l'ingegneria».

 

«Noi del Governo - ha proseguito - ce la stiamo mettendo tutta. Abbiamo semplificato le regole del mercato del lavoro e faremo la legge di stabilità. Ma sono stanco di vedere commentatori ed editorialisti fare la ola quando le cose non vanno bene».

 

«Gli interventi per il settore, nella legge di stabilità, siamo pronti a confermarli e, se possibile, a estenderli», ha aggiunto il premier, riferendosi all'appello di Roberto Snaidero (presidente di FederlegnoArredo) per rendere il bonus mobili, in scadenza a fine anno, strutturale, e agevolare le giovani coppie nell'acquisto dei mobili.

 

«Bisogna ritrovare lo spirito originario delle aziende dell'arredo, il loro entusiasmo - ha concluso - per salvare l'Italia, favorendo anche chi la denigra. In ballo c'è anche un mercato interno che, soprattutto negli ultimi due anni, è stato paralizzato dalla paura: basti pensare che dal 2012 al 2014 gli italiani hanno risparmiato 350 miliardi di euro in più, una cifra enorme finita nelle casse delle banche».

 

 

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