ANALISI

Federazione Moda Italia: debole l'effetto bonus sui saldi

 

L'andamento dei saldi estivi, a due settimane dall'inizio, è sostanzialmente in linea con quello dello stesso periodo del 2013: Federazione Moda Italia indica un incremento medio dello 0,78%.

 

Il 60% dei negozi ha registrato incassi in aumento o stabili rispetto all'anno scorso, ma sull'altro piatto della bilancia pesa il 40% che denuncia un calo.

 

Segni più si riscontrano a Milano (+4%), Bari (+2%), Venezia (+3%), Palermo (+5%) e Torino (+1,5%). Stabili le performance a Roma, Napoli, Bologna, Genova e Cagliari.

 

In lieve crescita lo scontrino medio, da 92 a poco meno di 98 euro.

 

«Il bilancio non è definitivo - commenta Renato Borghi (nella foto), numero uno di Federazione Moda Italia e vice presidente di Confcommercio - ma è evidente che l'effervescenza degli acquisti si è raffreddata».

 

«In base a una prima analisi - aggiunge - il bonus di 80 euro del Governo Renzi non ha avuto l'effetto di stimolo dei consumi che le imprese, soprattutto quelle del comparto moda, si aspettavano».

 

Secondo il presidente di Federazione Moda Italia, a fronte del dinamismo dei centri e delle vie commerciali delle grandi città, si è verificata una stasi delle periferie e delle località minori.

 

«Una notevole attenzione - sottolinea Renato Borghi - viene riservata dai consumatori al made in Italy e alla qualità dei prodotti, con un focus sui materiali e sulle etichette dei capi». «Come sempre - conclude - l'abbigliamento femminile è più venduto di quello maschile».

 

Nonostante ci si concentri sui contenuti "concreti" degli indumenti, al momento di aprire il portafoglio sono le proposte easy ad avere la meglio: guidano la classifica delle vendite T-shirt, maglie in cotone, pantaloni, modelli di beachwear e accessori.

 

«Per gli acquisti più impegnativi - conclude Borghi - e per i capispalla, ossia abiti e completi, l'appuntamento sembra purtroppo di nuovo rimandato».

 

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