Analisi

Menswear italiano: l'export sale del 5%

La moda maschile italiana dovrebbe chiudere il 2014 con ricavi pari a 8,6 miliardi di euro, in aumento dell'1,2% rispetto al 2013, grazie alle esportazioni. Lo stima l'ufficio studi di Sistema Moda Italia, in occasione della partenza di Pitti Uomo.

 

L'export ha raggiunto i 5,5 miliardi (+5,1%, dopo il +4,3% del 2013), mentre le importazioni, dopo due anni di discesa, sono salite a 3,7 miliardi (+8,8%). Il saldo commerciale resta attivo per 1,8 miliardi, sostanzialmente in linea con il valore dello scorso anno.

 

Per quanto riguarda i buyer esteri, come emerge dai dati dei primi nove mesi, la Francia resta in cima alla lista. Questo nonostante abbia importato il 2% in meno di menswear italiano. Tra le prime posizioni, segni positivi per gli Usa (+7,8%), la Germania (+3,7%), il Regno Unito (+9%) e la Spagna (+9,2%).

 

Tra i Paesi extra-Ue spiccano Hong Kong (+14,7%), settimo cliente estero per volumi importati, e i Paesi Bassi (+10,4%), ottavi. In flessione, come era prevedibile, Giappone e Russia (-5,25 e -13,7% rispettivamente).

 

Resta discendente, dal 2008, il grafico delle vendite sul mercato interno. Per l'intero 2014 è previsto un decremento dei consumi, in termini nominali, del 4,3%, che rappresenta comunque una decelerazione, come sottolineano da Smi, rispetto al biennio 2012-2013. I dati relativi al sell-out autunno-inverno 2014/2015 mostrano invece un -7,3%, dopo il -6,7% di 12 mesi prima.

 

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