Catene di abbigliamento

L'insegna olandese Mexx in bancarotta

Il tribunale di Amsterdam ha dichiarato fallita la catena olandese Mexx, una realtà presente in 50 Paesi, che conta 315 store in Europa e impiega circa 1.500 addetti nel mondo, di cui circa 500 in Olanda.

 

La bancarotta, dichiarata il 4 dicembre, si sta estendendo anche nelle sedi estere del retailer. Come quella canadese, cui fanno capo un'ottantina di negozi, che per un certo periodo resteranno ancora aperti, al fine di smaltire tutta la merce .

 

Come riportano i media locali, l'amministrazione ha spiegato che il fallimento è in gran parte dovuto al calo della domanda di abbigliamento dopo la crisi finanziaria. In più l'offerta non sarebbe stata in grado di conquistare le giovani generazioni: molti clienti affezionati, cresciuti con Mexx, ggi hanno tra i 45 e i 55 anni. Ma un fashion retailer non può permettersi di rivolgersi un unico target. L'insegna si anche trovata a dover competere con i grandi del fast fashion come H&M e Zara, oltre che con superstore a prezzi contenuti come Target e Wal-Mart.

 

La catena Mexx era stata fondata nel 1986 dall'indiano Rattan Cadha, che negli anni Settanta aveva avviato in Olanda un'attività di importazione di abbigliamento dall'India e dal Far East. Rilevata dalla fashion company Liz Claiborne nel 2001, l'azienda è stata ceduta 10 anni dopo alla società americana del private equity The Gores Group, che ha rilevato l'85% del capitale per 85 milioni di euro.

 

Da tempo in difficoltà, in marzo Mexx aveva chiuso il business dell'e-commerce, per gli insoddisfacenti risultati, con l'obiettivo di ritentare la sfida nel 2015. Attualmente lo shopping online è possibile, per un tempo limitato, attraverso un pop-up webshop (nella foto, il negozio di Amsterdam, in Hartenstraat 20, inaugurato lo scorso 21 novembre secondo un nuovo concept, che rivela un tentativo di upgrading del brand).

 

stats