Crisi

Italservices punta all'accordo con i creditori. E poi, focus sui marchi storici

Gianluca Bacolini, a.d. di Italservices, spiega le logiche che hanno portato a chiedere il concordato in continuità: «Una scelta obbligata per mettere in sicurezza l'azienda dal punto di vista finanziario. Ma vogliamo ad arrivare in tempi brevi a una situazione ordinaria, per concentrarci sullo sviluppo di Met e Cycle».

 

«Abbiamo fatto richiesta di accesso al concordato perché puntiamo a bloccare qualsiasi azione da parte dei creditori che possa mettere in crisi la situazione finanziaria dell'azienda - spiega Bacolini -. L'obiettivo è prendere tempo per poter ristrutturare il debito, raggiungendo un accordo con i creditori, secondo quanto previsto dall'articolo 182 della legge fallimentare».

 

L'intenzione dell'azienda in capo a Moreno Giuriato (azionista di maggioranza) è quella di convertire il debito nei confronti di gran parte dei fornitori e soci, che porteranno in capitale parte del loro attuale credito, per un totale di circa 12 milioni di euro. La quota restante del debito sarà invece restituita ai creditori.

 

«Vogliamo raggiungere un accordo nell'arco di poche settimane, al massimo qualche mese, per poterci focalizzare sul nostro lavoro, ossia lo sviluppo delle etichette di punta di Italservices: Met, Met Chino & Friends, Met Girl, Cycle (nella foto) e Heavy Project».

 

Lo scorso dicembre il gruppo veneto si è alleggerito delle partecipazioni nelle società cui facevano capo le altre etichette acquisite negli anni, quali Nolita e Ra.Re, per potersi concentare sul core business.

 

Ora è il momento di lavorare sulla razionalizzazione della distribuzione e sullo sviluppo dell'estero. A oggi l'export rappresenta il 35% del giro di affari, ma entro la fine dell'esercizio in corso, fissata al 31 marzo 2015, si prevede di toccare una quota del 45%, realizzata in Spagna, Olanda, Francia, Belgio, Russia e poi Est Europa e Stati Uniti, dove l'azienda ha l'unico negozio diretto, a Miami.

 

Di recente è stata avviata una showroom a Shanghai per lo sviluppo del mercato cinese, dove sono in corso trattative per la conclusione di un accordo con un player locale.

 

Italservices ha archiviato lo scorso esercizio fiscale, chiuso al 31 marzo 2014, con un giro di affari di 76 milioni di euro, in calo di circa 10 milioni rispetto all'anno precedente e punta a chiudere il fiscal year in corso «in pari o al massimo con un leggero calo». Al momento in azienda ci sono tre addetti in cassa integrazione destinati a diventare circa 30, su un totale di 97 addetti.

 

stats