La prospettiva della chiusura dello storico stabilimento Mandarina Duck di Cadriano, in provincia di Bologna, si rafforza e si avvicina. La data dell'addio è quella dell'1 giugno e l'azienda lo ha confermato ai sindacati in un incontro avvenuto nei giorni scorsi.
Ora si attende l'apertura della procedura di mobilità per 20 dei 39 dipendenti impiegati su Bologna. Quello del capoluogo emiliano non è più un sito produttivo, da quando la proprietà del marchio è passata al gruppo coreano E-Land. Ma nella sede storica si sono svolte finora le attività di amministrazione, finanza e controllo, customer service, operations, information tecnology, human resources e altri servizi di staff. I dipendenti che rimarrebbero, verrebbero trasferiti a Milano.
Già nel 2013 si era parlato una possibile chiusura della sede bolognese, poi scongiurata grazie a una serrata trattativa avvenuta con i sindacati.
Secondo i punti di intesa E-Land (a cui fanno capo anche i marchi Coccinelle e Lario) si impegnava a garantire la continuità delle attività nel territorio bolognese.
«Impegno ora disatteso nei fatti», denunciano dai sindacati della Filctem-Cgil cittadina, che fanno sapere di aver previsto per lunedì 9 marzo un tavolo di crisi con le istituzioni, per provare a mantenere lo stabilimento a Bologna.