Dopo più di un anno di trattative per definire il piano concordatario, Cesare Paciotti conta di avere il via libera a dicembre dal Tribunale di Macerata. Punto di partenza per un piano di rilancio. Intanto i rumor ventilano l'ipotesi di un investitore cinese.
Come si legge su Il Sole 24 Ore di oggi, 26 novembre, la ratifica del piano concordatario dovrebbe soddisfare in parte (si parla del 35%) i creditori commerciali e il ceto bancario, esposti per 20 milioni.
Sarebbe il fischio di inizio per una strategia di "remise en forme" del marchio, passato da oltre 70 milioni di giro di affari a circa 35 milioni. I piani prevedono il ritorno in casa dei marchi e la razionalizzazione degli showroom all'estero: resterebbero quelli di Parigi e Londra mentre si taglierebbero le strutture non più strategiche.
Novità anche a livello di management: nel cda, al fianco di Cesare e Paola Paciotti, è arrivato Pierluigi Alviggi, che anni fa era capoazienda e che ora ha le deleghe sul concordato.