Dichiarazioni

Boselli a tutto campo: «Non c'è ancora un mio sostituto. Il 2015? Sarà meglio del previsto»

«Sarà un'ottima fashion week, improntata a un realismo economico che non vedevamo da anni»: così il presidente uscente della Cnmi, Mario Boselli, ha presentato la prossima edizione di Milano Moda Donna. «A gennaio avevamo dato una previsione di crescita del fatturato per il 2015 dell'1,6%, ma sono convinto che il dato verrà superato».

 

Il settore ha chiuso il 2014 con un +3,7% di fatturato e un saldo attivo "record" di 19 miliardi e 300 milioni. Sono questi i dati forniti dal presidente Boselli, nel corso della presentazione del calendario delle sfilate, in programma dal 25 febbraio al 2 marzo.

 

«Il trend proseguirà, rafforzandosi», ha proseguito Boselli, secondo cui l'industria della moda italiana sarà tra le prime a beneficiare dell'effetto del mini-euro e del crollo del prezzo del petrolio.  


Il presidente della Camera della Moda si è detto certo che la crisi greca non avrà impatti significativi sull'economia dell'Eurozona. Boselli ha poi lamentato l'effetto negativo delle sanzioni Ue e Usa alla Russia.

 

«Le sanzioni - ha affermato - hanno determinato un calo di oltre il 20% delle nostre esportazioni: fanno più male a noi che alla Russia. Ma credo che, entro la metà dell'anno, riprenderemo un trend positivo».


Ma oggi, 17 febbraio, alla conferenza stampa che si è tenuta nella sala Alessi di Palazzo Marino il presidente Boselli ha tenuto alta l'attenzione dei presenti non soltanto con i numeri di fatturato.

 

Al centro delle domande dei giornalisti la sua decisione di lasciare la presidenza della Cnmi, per diventare presidente onorario insieme a Beppe Modenese ma «con diversi incarichi».


«Non c'è nessun candidato alla porta», ha risposto Boselli a chi gli chiedeva tempi e indicazione sul suo sostituto. Il comitato strategico di Cnmi (composto da Stefano Sassi, Gildo Zegna, Renzo Rosso, Patrizio Bertelli e Luigi Maramotti) «sta lavorando sul tema e quando avranno identificato un bel presidente, giovane e aitante, ce lo diranno».

 

stats