«C’è una grande differenza tra eBay e Amazon e riguarda l’essenza del business model: noi non ci mettiamo in competizione con i merchant»: così si è espresso in un’intervista Devin Wenig, presidente del marketplace eBay.com e neo ceo di eBay Inc., che si prepara a ribadire il proprio ruolo di player dominante nell’e-commerce mondiale, alla luce della separazione dalla unit sui pagamenti PayPall.
Nell’articolo, pubblicato da The Wall Street Journal di oggi, 20 novembre, e intitolato “EBay torna allo shopping”, Devin Wenig - che negli ultimi tre anni alla guida di eBay.com ha lavorato per elevare la reputazione del marketplace da “mercatino online” a fashion hub per la vendita di prodotti nuovi a prezzo fisso - spiega le ragioni che hanno portato allo scorporo di Pay Pall e illustra quale strategia metterà in campo eBay per confermare la propria leadership nel digital commerce a livello globale.
«Il nostro business model è basato sul mettere in relazione piccoli, medi e grandi merchant con un’enorme platea di compratori - afferma Wenig -. Poiché il mondo dell’online e dell’offline si stanno fondendo, brand e retailer avranno bisogno di un partner tecnologico “neutrale”».
«Noi siamo il più grande store al mondo - sottolinea il manager -. Abbiamo in vendita il più alto numero di prodotti. E questo lo dobbiamo alla nostra neutralità».
Ebay dunque non si mette in concorrenza diretta con i brand e i retail. Anzi. Con la divisione eBay Enterprise li supporta in veste di partner nelle loro strategie di sviluppo su Internet.
«Le nostre marketing solution comprendono una vasta gamma di servizi studiati per aiutare i brand ad acquisire, coinvolgere e fidelizzare i clienti - spiega al nostro giornale Micheal Kliger, vice president international di eBay Enterprise -. Garantiamo un insieme integrato di strumenti, servizi e infrastrutture che consentono ai fornitori di organizzare e coordinare i vari aspetti della gestione degli oridini in tutti i loro diversi canali. Lavoriamo con grandi realtà, come Harvey Nichols, Guess, Ralph Lauren, Levi's e Paul Smith per citarne alcune».
L'intervista completa a Micheal Kliger è visibile sul numero 23 di Fashion, in distribuzione in questi giorni, all'interno di un ampio dossier sul digital commerce.