Farfetch, la “global community” delle boutique di moda internazionali con base a Londra, ha esteso il suo raggio d’azione all’Asia. Dopo il lancio del sito in giapponese (avvenuto ad agosto), ha annunciato che lo store Restir di Tokyo sarà la prima realtà asiatica ad aggiungersi alla lista degli oltre 300 retailer indipendenti presenti sulla piattaforma di e-commerce.
Restir è il vincitore della competizione Superstore 2014, lanciata da Farfetch, nell’ambito della quale i clienti del website votano quale concept store vorebbero entrasse a far parte dell’offerta del portale.
José Neves, ceo e fondatore di Farfetch, ha detto che l’inserimento di Restir consente a un pubblico globale di avere accesso all’offerta unica della boutique di Tokyo e nel contempo assicura a questo shop nuovi clienti in tutto il mondo.
Neves ha aggiunto che è stata la domanda degli utenti del sito a spostare l’attenzione verso l’Asia. «I consumatori di questa regione fanno già shopping su Farfetch e vogliamo che continuino a farlo con maggiore facilità», ha dichiarato.
Neves punta a inserire circa 15 boutique indipendenti giapponesi in Farfetch nel corso del 2015, incluse «some great men’s wear boutique». Per realizzare il suo programma, Farfetch ha aperto un ufficio a Tokyo. «Pensiamo che l’Asia crescerà rapidamente e diventerà una parte fondamentale per il nostro business», ha affermato Neves.
Insieme al Giappone, la Russia è un’altra regione che Neves reputa «una priorità strategica» per Farfetch. Il sito in lingua russa è stato lanciato ad agosto e si prevedono sviluppi anche in quest’area.