Moncler manda in archivio il 2014 con un utile netto di 130,3 milioni di euro, rispetto ai 76,1 milioni del 2013. I ricavi segnano una crescita del 20% a 694,2 milioni. Per il 2015 l'azienda specializzata in piumini prevede uno scenario di crescita del fatturato e degli utili.
In particolare, le vendite retail hanno beneficiato non solo del contributo dei nuovi negozi, ma anche di un’importante crescita organica (+8% comparable stores sales growth), in accelerazione negli ultimi mesi dell’anno.
L’utile netto è salito a 130,3 milioni rispetto ai 76,1 milioni del 2013. Al 31 dicembre 2014, l’indebitamento finanziario netto è stato pari a 111,2 milioni, rispetto ai 171,1 milioni al 31 dicembre 2013.
«Sono molto soddisfatto dei risultati raggiunti da Moncler nell’esercizio 2014 che hanno, ancora una volta, visto crescite a doppia cifra, sia del fatturato che degli utili, e una significativa generazione di cassa», ha commentato Remo Ruffini, presidente e amministratore delegato del gruppo, che guardando al 2015, «nonostante permangano nel mondo situazioni di incertezza», resta «fiducioso sullo sviluppo del nostro marchio».
Il cda ha deliberato di proporre all'assemblea il pagamento di un dividendo pari a 0,12 euro per azione, con un payout ratio del 23% sull’utile netto consolidato (nella foto, proposte di Moncler Grenoble per l'autunno-inverno 2015/2016).