Fiscal Year

Prada: nel 2014 utili in calo del 28%. Per la prima volta dalla quotazione

Sono calati del 28% gli utili di Prada nel 2014, a causa della battuta d'arresto delle vendite in Cina e nel Vecchio Continente, che la crescita delle Americhe e del Giappone non sono riusciti a compensare. Per il gruppo si tratta del primo calo dell'utile netto annuale da quando si è quotata a Hong Kong quattro anni fa.

 

Prada ha annunciato un profitto netto di 450,7 milioni di euro nell'anno terminato lo scorso 31 gennaio contro 627,8 milioni di euro nell'esercizio precedente e rispetto ai 475,9 milioni attesi dagli analisti.

 

 

Il business nell'area Asia-Pacifico, che pesano per oltre un terzo sul giro d'affari della società milanese, è sceso del 3,1%. Come altri player del settore, Prada ha registrato un calo delle vendite in Cina e a Hong Kong dopo il giro di vite del governo sulla corruzione che ha messo un freno alla prassi dei sontuosi doni ai funzionari pubblici.

 

L'amministratore delegato Patrizio Bertelli, in una nota, ha sottolineato come vi siano ancora incertezze nel comparto del lusso per problemi in determinati mercati e per la volatilità della valuta. «Il gruppo - ha affermato - sta lavorando per contenere i costi nel breve termine e su misure più ampie volte a migliorare l'efficienza complessiva del business».

 

Le vendite annuali, pubblicate su base preliminare il mese scorso, sono risultate in calo dell'1% a 3,55 miliardi di euro. Il giro d'affari in Asia ha subito una contrazione del 5% nonostante l'impatto positivo del tasso di cambio.

 

Anche la rivale del lusso Lvmh ha denunciato una particolare debolezza nel giro d'affari in Cina e ad Hong Kong quando ha diffuso il bilancio annuale lo scorso febbraio.

 

Salgono i dipendenti, da 10.816 a 11.962. Al 31 gennaio 2015, la posizione finanziaria netta del gruppo a fine esercizio era positiva per 188,8 milioni. Le vendite nel canale retail, spiega Prada, sono state in linea con l'esercizio precedente, mentre quelle del canale wholesale sono calate del 3,4%, risentendo del programma di razionalizzazione e di trasformazione in corso.

 

La società ha proposto un dividendo di 11 centesimi di euro per azione, in pagamento dal 15 giugno.

 

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