Nel 2014 il gruppo spagnolo Inditex ha totalizzato 2,5 miliardi di euro di utile, in aumento del 5% rispetto all'anno prima. L'ebit è salito del 4% a 3,2 miliardi e l'ebitda è aumentato del 5% a 4,1 miliardi.
All'assemblea degli azionisti in agenda in luglio sarà proposto un dividendo di 0,52 euro per azione, in aumento del 7,5% rispetto all'anno prima.
Inditex, che lo scorso anno ha creato più di 8.700 posti di lavoro, ha inoltre annunciato un "profit-sharing plan" 2015/2016 che coinvolgerà oltre 70mila addetti attivi in 54 mercati.
Alla fine del 2014 la società che controlla insegne come Zara, Massimo Dutti e Pull&Bear è arrivata a contare 6.683 negozi in 88 Paesi: 343 in più rispetto al 2013. I ricavi totali sono saliti nell'anno dell'8% a 18,11 miliardi di euro.
Per il 2015 sono in programma opening a Londra (Oxford St. 61), Barcellona (Plaza Cataluña) e in numerose città statunitensi, compresi tre store a New York: oltre a quello sulla Fifth Avenue, aperto la scorsa settimana, un altro nel World Trade Centre e un terzo a SoHo, in un building acquisito dal gruppo di recente.
Anche l'online conquista nuovi territori: dopo il Sud Corea e il Messico, raggiunti nel 2014, Inditex gurda a Taiwan, Hong Kong e Macao (nella foto, Pablo Isla, presidente di Inditex, durante la presentazione del bilancio).