Fatturato pari a 1,5 miliardi di euro per Puig nel 2014, anno dei festeggiamenti del centenario di attività del gruppo. Una cifra in leggera crescita (+0,6%, o +4,2% su base like-for-like) rispetto al 2013, in vista di obiettivi ambiziosi nel triennio. In lieve calo (da 248 a 245 milioni, -1,3%) i profitti pre-tasse, mentre l'utile netto è aumentato dello 0,8%, passando da 176 a 177 milioni.
Puig, il cui business si articola nelle due macro-categorie profumi e moda, ha generato il 14% dei ricavi in Spagna (una percentuale in rialzo del 6%), interrompendo il trend negativo degli ultimi anni, e l'86% nel resto del mondo, di cui il 46% nei Paesi emergenti (extra Ue e Nord America).
In ambito fashion (un settore presidiato con i marchi Carolina Herrera,Jean Paul Gaultier, Paco Rabanne e Nina Ricci), è da segnalare, per quanto riguarda Carolina Herrera, lo sviluppo nel 2014 della linea lifestyle CH Carolina Herrera, con l'apertura di 18 tra store e corner in 11 Paesi. La griffe ha ora al proprio attivo 147 negozi e 204 corner sparsi nel mondo.
L'anno è stato una pietra miliare anche per Nina Ricci, che ha salutato l'ingresso del nuovo direttore creativo, il 37enne Guillaume Henry. Un altro giovane, Julien Dossena, tiene le redini stilistiche di Paco Rabanne.
Quanto a Jean Paul Gaultier, è balzata agli onori delle cronache la sua decisione di lasciare il ready-to-wear per concentrarsi sulla haute couture, mentre la retrospettiva in suo onore, From street to stars, ha continuato il giro nel mondo, fino ad approdare a Parigi per la tappa finale: è visitabile fino al prossimo 3 agosto al Grand Palais.
Infine, un'acquisizione: poco meno di un anno fa, l'azienda con headuquarters a Barcellona ha rilevato da Lvmh il 25% di Sociedad Textil Lonia, realtà che controlla le licenze Purificación Garcia e CH Carolina Herrera.
La divisione profumi di Puig ha visto nel 2014 il lancio dell'essenza Valentino Uomo, la conferma del successo di 1 Million e Invictus di Paco Rabanne - che sta ottenendo risultati positivi anche con la nuova Lady Million Eau My Gold! -, il rafforzamento nel target "masstige" con King of Seduction di Antonio Banderas e Rock! by Shakira. Buoni i primi riscontri di 212 Vip Rosé di Carolina Herrera. Al di là del prodotto, è stata intensificata la lotta alle imitazioni, con procedimenti legali contro Equivalenza e Saphir.
Recentemente il colosso spagnolo ha rilevato i diritti di proprietà intellettuale sui profumi - e asset correlati - di Jean Paul Gaultier, nel contesto di un'intesa più ampia con Bpi (sussidiaria di Shiseido), che ha contemplato l'estensione della licenza fino al primo gennaio 2016. È di pochi mesi fa l'ingresso nel gruppo di Penhaligon's London e del parigino L'Artisan Parfumeur.
Mentre l'incremento del turnover previsto per il 2015 è a cifra singola, i vertici guardano avanti, pensando già al 2017 quando, secondo i loro calcoli, il giro d'affari potrebbe sfondare il tetto dei 2 miliardi di euro (+33%), di cui il 50% proveniente dai mercati emergenti, con in parallelo una presenza più incisiva su quelli maturi.
Un altro traguardo sarà il 2020: entro quella data, Puig conta di salire al terzo posto fra i leader internazionali della profumeria e, più in generale, di gettare le basi per diventare una "luxury goods company" con marchi di proprietà (nella foto, la sfilata di Carolina Herrera alla New York fashion week dello scorso febbraio).