Fiscal year

Abercrombie: -20% i ricavi quarterly all'estero

Il retailer americano Abercrombie & Fitch, che controlla anche la catena Hollister, archivia l'esercizio fiscale con ricavi pari a 3,74 miliardi di dollari, in calo del 9% rispetto all'anno prima (-8% a periodi comparabili), per effetto del -9% negli Usa e del -8% all'estero.

 

La discesa si spiega, secondo la società con base in Ohio, con l'andamento sfavorevole dei cambi e la razionalizzazione del network distributivo.

 

Nell'anno, l'insegna Abercrombie & Fitch ha totalizzato 1,45 miliardi di dollari di fatturato, in calo del 4% a periodi comparabili, mentre abercrombie kids ha accusato un -7% a 321 milioni. Le vendite di Hollister sono diminuite del 10% a 1,94 miliardi. Nell'esercizio l'utile operativo dell'intero gruppo è passato da 80,8 a 113,5 milioni di dollari, mentre l'utile netto è diminuito da 54,6 a 51,8 milioni (-2,8%).

 

Nell'ultimo trimestre terminato il 31 gennaio, i ricavi non hanno mostrato un recupero: il totale è passato da 1,3 a 1,1 miliardi di dollari: -15% la performance, come risultato del -10% negli Usa e del -20% all'estero. L'ebit è sceso da 11 a 92 milioni e l'utile è scivolato da 66 a 44 milioni.

 

Come ha annunciato l'executive chairman Arthur Martinez una delle priorità del 2015 è migliorare le vendite comparabili, sia in madrepatria che sui mercati esteri, facendo leva sugli assortimenti e la customer experience. Continueranno inoltre gli investimenti nell'e-commerce e nell'omni-channel business. Terzo step: saranno tagliati ulteriormente i costi.

 

Infine l'espansione diventerà più selettiva, focalizzata su mercati ad alto potenziale di crescita. Nel 2014 il marchio Abercrombie & Fitch ha aperto tre store all'estero, tra i quali il primo negozio di Shanghai e un debutto in Medio Oriente.

 

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