Fiscal year

Ermenegildo Zegna: ricavi e utili 2014 in calo

Il Gruppo Ermenegildo Zegna archivia il 2014 con ricavi pari a 1,21 miliardi di euro, in flessione del 4,7% rispetto all'anno prima. L'ebitda è sceso da 256,8 a 185 milioni e l'utile è passato da 116,3 a 71 milioni.

 

Sul risultato annuale, come spiega una nota, incidono gli oneri fiscali straordinari ma anche gli investimenti per il rilancio del marchio Agnona. 20 milioni di euro sono stati, inoltre, destinati a rafforzare il controllo della filiera, con la messa a regime del polo produttivo di San Pietro Mosezzo, a Novara, dedicato all'abbigliamento formale, oltre a quelli di Parma (outerwear, pelletteria e calzature) e di Verrone (maglieria), nel biellese.

 

«Il bilancio 2014 - ha commentato l'a.d. Gildo Zegna - ha risentito soprattutto del rallentamento dei consumi di abbigliamento maschile in Cina e Russia. A questa situazione stiamo rispondendo continuando a investire nel retail diretto e nel wholesale, avvalendoci di forti partnership con la grande distribuzione nordamericana. Oltre alla riorganizzazione produttiva, avviata nel 2013, abbiamo ampliato il controllo sull'intera filiera, con l'acquisizione della maggioranza di una fattoria nel New England australiano, dove si allevano pecore merino».

 

Il gruppo, che alla fine dell'esercizio conta 525 store monomarca all'attivo, di cui 298 gestiti direttamente, ha in programma di espandersi negli Stati Uniti e in Giappone.

 

Il 5% degli utili del 2014 saranno destinati al sostegno di progetti di aiuto nelle comunità locali e in difesa dell'ambiente. Inoltre continua l'impegno per la riqualificazione dell'Oasi Zegna e il sostegno di giovani talenti (attraverso iniziative come la Ermenegildo Zegna Founder Scholarship).

 

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