In vista dell'imminente sbarco di Ovs a Piazza Affari, Stefano Beraldo lascia l'incarico di ceo del Gruppo Coin per focalizzarsi sulla società prossima alla quotazione, presso la quale riveste il ruolo di amministratore delegato e direttore generale da luglio 2014.
A partire dal giorno di esordio sul listino, il manager non avrà più incarichi esecutivi nell'azienda con quartier generale a Mestre, che detiene il 100% di Ovs, e non parteciperà alla gestione operativa.
Beraldo manterrà un posto nel cda come vice-presidente e figura tuttora tra gli azionisti nelle scatole societarie a monte del Gruppo Coin, con uno 0,5% della holding Icon 1.
Se Beraldo divorziasse dalla quotata, in casi specifici di interruzione del rapporto come il recesso, la revoca della carica senza giusta causa, ma anche le dimissioni per giusta causa, gli verrebbe riconosciuta, secondo quanto si apprende da fonti di stampa, un'indennità forfettaria di 5,05 milioni di euro per il ruolo di direttore generale. Il contratto prevede un'ulteriore indennità di 350mila euro, legata a un impegno di non concorrenza.
Intanto si apprende che l'Ipo di Ovs avrebbe già ottenuto le richieste sufficienti per coprire l'intero ammontare dell'offerta, inclusa la greenshoe all'interno della forchetta indicativa di prezzo, fissata tra 4 e 5,4 euro per azione.