Inaugurazione ieri, 12 marzo, a Milano nello spazio Viafarini, presso la Fabbrica del Vapore, della mostra dei progetti vincitori della quinta edizione del Premio Stonefly Cammina con l’Arte, promosso dalla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia e dall’azienda veneta, attiva nella produzione di calzature ad alto contenuto di innovazione.
«È per noi motivo di orgoglio partecipare a un’iniziativa di promozione dei giovani artisti come questa», spiega Andrea Tomat, presidente di Stonefly. «Il premio - prosegue - ha avuto negli anni un’evoluzione: quest’anno, ad esempio, abbiamo deciso di valorizzare non delle opere in sé, ma dei progetti. Ogni volta stimoliamo i ragazzi ad affrontare temi diversi e li invitiamo a rompere gli schemi. Per noi è importante l’aspetto della sperimentazione e dell’apertura delle porte della nostra azienda ai creativi e alla contaminazione».
A Milano, nello spazio Viafarini, fino a martedì 17 marzo, sono presentate al pubblico le opere di Caterina Erica Shanta (nata a Landsthul, in Germania, nel 1986), vincitrice del premio acquisto e produzione con “Toccare senza vedere, vedere senza toccare” (un video che racconta e interpreta la manualità in fabbrica), e del duo Graziano Maneghin-Jacopo Trabona, cui è stato assegnato un secondo riconoscimento per “The Black square/La macchina per vedere ciò che c’è”, lavoro incentrato sul fittizio ritrovamento di un romanzo di fantascienza.
Quanto al marchio Stonefly, una realtà che si appresta a festeggiare il quarto di secolo, prosegue il percorso intrapreso nelle calzature “belle e comode”, incentrato su due macro progetti: Blusoft e Second Skin.
Particolare attenzione viene riservata al mercato italiano, dove la crescita è stata a doppia cifra nelle ultime stagioni, nonostante la crisi, e all’Europa del Sud, dove il prodotto è ben recepito e ci sono ancora spazi per incrementare la presenza commerciale del marchio.