SecondoJLl, tra i leader mondiali della consulenza e dell’intermediazione immobiliare, la capitale britannica è la meta preferita dai retailer, anche se cresce l’attrattiva di altre città europee: in primis Parigi, Mosca, Milano e Madrid.
Grazie al nuovo Cross-Border Retailer Index lanciato da JLL nel rapporto “Destination Europe 2015” (che analizza 250 retailer in 57 Paesi) viene stilata una hit parade delle destinazioni più richieste dalle insegne internazionali.
Londra è in testa alle preferenze, così come Bond street risulta essere la strada più ambita dai brand del lusso: qui gli affitti – 12.300 euro al metro quadro l’anno – sono cresciuti del 42% negli ultimi due anni.
Sempre dall’indagine svolta emerge che, a livello di retailer, gli americani hanno superato gli italiani nella politica di sviluppo internazionale: MichaelKors, Superdry e 7For All Mankind, oltre allo svedeseCos (che fa capo a H&M) sono gli operatori più dinamici sul fronte delle aperture. Zara, H&M e Mango vantano la maggior copertura in termini di punti vendita.
« Londra guida la classifica dei marchi che cercano un trampolino di lancio in Europa– dice JamesBrown, head of Emea retail research & consulting a JLL -. Dimensione, trasparenza e maturità del mercato insieme all’ambiente cordiale ne fanno un polo di attrazione per i rivenditori che sono disposti a pagare un costo aggiuntivo per le posizioni migliori».
Altre importanti metropoli europee con un appeal simile, come Parigi, Milano e Roma, e le principali città tedesche hanno beneficiato «della “sete” di espansione di alcuni brand internazionali, oltre a invogliare nuovi nomi, nonostante le continue turbolenze che affliggono l’economia del Vecchio Continente» aggiunge Brown.
Insieme alle città al top dei mercati europei maturi, aumenta il gradimento di altre realtà come Mosca e Istanbul che, negli ultimi due anni, hanno attratto in percentuale il maggior numero di retailer.
«Nonostante l’aumento del rischio geo-politico, la capitale russa cresce velocemente a livello retail e nel medio termine potrebbe raggiungere Parigi per quanto riguarda la presenza di insegne internazionale – spiega JamesDolphin, direttore internazionale, Emea retail agency di JLL -. Anche Istanbul sta vivendo un periodo di indiscusso dinamismo grazie anche alla realizzazione di centri commerciali di qualità come Zorlu Centre e l’annuncio che Galeries Lafayette aprirà in Emaar Square».
Per quanto riguarda le prospettive di sviluppo future, per Brown mentre la ripresa in Europa per sua natura si manifesterà con velocità differenti, le prospettive di crescita delle vendite saranno le migliori dall'inizio del decennio.
«Ci aspettiamo che l’espansione dei retailer prosegua nei mercati di riferimento, anche se lo sviluppo “fisico” sarà più attento, ponderato e selettivo rispetto al passato- dice Brown -. I cambiamenti strutturali e radicali in atto porteranno alla redifinizione delle strategie retail e dei luoghi di vendita, creando una forte turbolenza nel sistema distributivo».
Come regola generale: «Nei due anni passati ogni due negozi aperti uno ha chiuso, a dimostrazione di come i retailer cerchino di gestire al meglio i loro negozi», conclude Brown.