Parte oggi 16 febbraio, per concludersi il 24 del mese, l'offerta pubblica di vendita e sottoscrizione di azioni del Gruppo Ovs. L'operazione ha per oggetto 101 milioni di azioni, pari al 44,5% del capitale.
L'offerta riguarda 14 milioni di titoli, messi in vendita da Gruppo Coin, a cui si aggiungono 87 milioni di azioni ordinarie offerti in sottoscrizione da Ovs Spa. In caso di esercizio integrale della greenshoe, sul mercato andrà il 49,3% del capitale.
Come annunciato venerdì la forchetta di prezzo è 4,00-5,40 euro per azione che porta a una valorizzazione del capitale economico della società tra 560 e 756 milioni di euro.
Il gruppo, che dovrebbe debuttare a piazza Affari il prossimo 2 marzo, è il primo retailer in Italia, con una quota di mercato del 5,17%, doppia rispetto a quella di Inditex (noto per l'insegna Zara) e 3 volte superiore a quella di H&M. In più è il maggiore brand nazionale nel childrenswear, con una quota di mercato del 14,9%. Con le insegne Ovs e Upim ha all'attivo un network di 896 negozi (di cui 641 a marchio Ovs) nella Penisola e 133 store all’estero.
La realtà che si quota è stata costituita nel luglio 2014 attraverso lo scorporo delle attività di Ovs e Upim da Gruppo Coin. Nel bilancio terminato il 31 gennaio 2014 le vendite consolidate sono state pari a 1,14 miliardi di euro, mentre nei nove mesi del nuovo fiscal year, terminati il 31 ottobre, i ricavi si sono attestati a 877 milioni, in aumento del 7,4% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente (+5,2% a parità di superficie distributiva). L'ebitda a nove mesi è passato da 79 a 102 milioni (+29,2%), mentre l'incidenza sui ricavi è salita dal 9,7% all’11,6%. Anche il periodo novembre-dicembre 2014 mostra un fatturato in aumento: +6,3% rispetto all'analogo bimestre 2013.
I proventi derivanti dall’offerta in sottoscrizione (oltre 530 milioni di euro, al netto delle commissioni riconosciute al consorzio per l’offerta pubblica e al consorzio per il collocamento istituzionale), potranno essere utilizzati per rinforzare la situazione patrimoniale e accelerare la strategia di crescita. Il management (nella foto, l'a.d. Stefano Beraldo) lavorerà, in particolare, per espandere il network dei negozi, sia diretti sia in franchising, e rafforzare il posizionamento competitivo del marchio.