Luxottica

Lettera di Del Vecchio ai dipendenti: «No influenze dalla famiglia»

«In questo processo di cambiamento non ci sono state e non ci saranno mai influenze da parte della mia famiglia, numerosa e articolata, ma che proprio per questo amo tutta intensamente e allo stesso modo». Così Leonardo Del Vecchio si rivolge ai 74mila dipendenti del gruppo Luxottica in una lettera inviata due giorni dopo la riunione del cda che ha sancito la nuova organizzazione di vertice.



Nel testo, che il patron del colosso degli occhiali firma "il vostro fondatore", l'invito ai dipendenti è di «lasciare alle spalle» le indiscrezioni e pettegolezzi per «lavorare con tranquillità e passione» guardando al futuro «con fiducia e determinazione».



«Abbiamo tutti letto articoli su Luxottica - scrive Del Vecchio - che riportavano tanti, troppi pettegolezzi e falsità sulla mia famiglia e sui miei più stretti collaboratori. Sono stati dati giudizi superficiali sull'azienda travisando la verità dei fatti».



Luxottica, rivendica l'ottantenne presidente del gruppo, è «la mia vera eredità a questo Paese» e con "cuore" ad Agordo, "testa" a Milano e "corpo" in oltre 130 Paesi. Il fondatore, che ha ripreso in mano le deleghe operative dopo l'addio a sorpresa di Enrico Cavatorta, garantisce: «Appena terminato e consolidato il nuovo assetto organizzativo, lascerò di nuovo ai manager il compito di guidare il futuro di Luxottica».



La nuova gestione operativa partirà dda gennaio 2015 con i co-amministratori delegati Massimo Vian e Adil Mehboob-KhanAdil Khan. Quest'ultimo, in arrivo da P&G, «ha accettato con entusiasmo» di entrare nel gruppo e affiancherà Vian «in modo perfettamente complementare», sottolinea Del Vecchio.

 

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