Tempo di merger nel mondo del surfwear. L'americana Boardriders, già proprietaria di Quiksilver, ha raggiunto un accordo per acquisire l'australiana Billabong International, valutandola quasi 300 milioni di dollari.
Boardriders è controllato dal private equity Oaktree Capital Management, già socio di Billabong attraverso i suoi fondi, che detengono circa il 19% del capitale.
L'offerente comprerà il resto delle quote di Billabong a 1 dollaro australiano per azione, cifra che riconosce un premio del 28% al prezzo di chiusura del titolo registrato il 30 novembre alla Borsa di Sydney (seduta precedente la data della notifica dell'intesa) e che valorizza l'azienda del surfwear 380 milioni di dollari australiani (circa 299 milioni di dollari o 248 milioni di euro).
A Billabong fanno capo anche i marchi RVCA, Element e Von Zipper, mentre Boardriders controlla, oltre a Quiksilver, i brand Roxy e DC Shoes.
Il marchio australiano, che più di un decennio fa valeva in Borsa quasi 60 dollari australiani ma da tempo è indebitato e in perdita, è stato oggetto di varie proposte di acquisizione e rifinanziamento dall'inizio del 2012.
Nel bilancio chiuso nel giugno 2017 e pubblicato lo scorso agosto i ricavi ammontavano a 975 milioni di dollari australiani, in calo dell'8,8% (-5% a parità di negozi). L'ebitda aveva registrato un +0,3% a 51 milioni mentre le perdite erano più che triplicate a 77 milioni. In diminuzione il debito, da 185 a 149 milioni.
L'azienda guidata da Neil Fiske ha confermato le previsioni di un ebitda per il fiscal year in corso fra i 51 milioni precedenti e i 54 milioni. I suoi azionisti sono chiamati a votare il progetto di acquisizione da parte di Boardriders il prossimo marzo.