L'Autorità garante della concorrenza e del mercato ha dato il via libera all'ingresso del fondo Clessidra nel capitale dell'azienda di casualwear Harmont & Blaine, con una quota pari al 35%.
Come riportano le agenzie, l'antitrust ha deciso di non avviare l'istruttoria perché Clessidra non opera nel mercato dell'abbigliamento. «La concentrazione in esame - spiega l'Autority in un bollettino - non appare idonea a modificare significativamente le dinamiche concorrenziali nel mercato interessato».
L'ufficializzazione dell'accordo tra l'azienda di abbigliamento campana e la società di gestione del risparmio guidata da Claudio Sposito è avvenuto il 30 luglio scorso. L'ingresso di Clessidrà, finalizzato a supportare il piano di crescita internazionale della società del Bassotto, avverrà tramite aumento di capitale riservato.
A oggi Harmont & Blaine realizza un fatturato annuale di 71 milioni di euro, conta 70 monomarca all'estero, è presente in 54 Paesi con focus su Medio Oriente, Russia, Centro America ed Europa Mediterranea. Il nuovo corso con Clessidra è orientato allo sviluppo in Asia, Europa Continentale e Americhe. In parallelo, come anticipano dall'azienda presieduta da Domenico Menniti, è previsto «un ulteriore rafforzamento della managerializzazione dell'azienda».