Multimarca Italiani

Camera Buyer/I candidati: Silvana Ratti scommette sul gioco di squadra e sull'internazionalizzazione

Il programma di Silvana Ratti, in lizza per la presidenza della Camera dei Buyer, si basa sul gioco di squadra, «per valorizzare tutti gli associati, concretizzare progetti, realizzabili solo grazie alla forza del gruppo e fare quindi impresa». Tra i punti cardine, promozione  internazionale, anche per l’Expo, iniziative online e gestione dei rapporti con i fornitori e le autorità.

 

Se venisse eletta, Silvana Ratti, storica dettagliante di Pesaro, sarebbe la prima donna - dopo Flaminio Soncini, Gianni Amati e Beppe Angiolini - a guidare la Camera dei Buyer, che riunisce 117 insegne multimarca italiane di target elevato.

 

«Di fatto siamo il più grande “negozio” al mondo» esordisce Ratti, aggiungendo: «Una realtà unica, che dobbiamo valorizzare grazie al gioco di squadra e a una visione strategica, che deve puntare sulla nostra italianità, sul valore del gusto italiano, sul potere delle nostre singole storie unite in un sistema per ‘ridare valore agli scaffali’.  La parola “insieme” è infatti la chiave di lettura del mio programma: solo unendo le nostre energie  affronteremo le sfide di mercato e anche la diffidenza che ci divide. E insieme potremo fare impresa».

 

Il tutto in un’ottica internazionale. «Un’occasione che certo non possiamo lasciarci sfuggire è quella dell’Expo - spiega la retailer a fashionmagazine.it - creando delle partnership con la filiera dell’hospitality, le compagnie aeree ed enti del turismo, in modo che i numerosissimi stranieri che verranno in Italia abbiano la possibilità di conoscere tutti i nostri associati: dai negozi del Trentino Alto Adige fino a quelli di Sicilia e Sardegna».

 

Altro aspetto fondamentale è quello del mondo digitale, «che deve essere di supporto e certo non può sostituire la storia, l’esperienza, la conoscenza del mercato, i rapporti personali con la clientela e con le più importanti maison del mondo e la forza di credere in un progetto, propri di noi dettaglianti».  L’online non vuole dire solo e-commerce «ma anche, per esempio,  la possibilità di creare una app per smartphone, tale da permetterci di profilare il consumatore e rendere più efficace e immediato il processo di vendita attraverso attività di micro marketing».

 

Importante inoltre una gestione unitaria del rapporto con i fornitori «anche attraverso l’ausilio di professionisti esperti del settore». Così come «è indispensabile implementare la relazione con le autorità governative, con richieste di contributi fattivi all’industria che rappresentiamo», precisa Ratti.

 

Se l’imprenditrice marchigiana verrà eletta, nominerà vice presidente Toni Tanfani, titolare di Gisa Boutique ad Ancona e Chiaravalle (An) e si dice favorevole a valutare l’ingresso nell’associazione di buyer di tutto il mondo.

 

 

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