Multimarca Italiani

Camera Buyer/I candidati: per Mario Dell’Oglio più giovani, web e valorizzazione del saper vivere italiano

Per Mario Dell’Oglio, in lizza per la presidenza della Camera dei Buyer, «l’associazione ha un grande potenziale come network. E deve agire da facilitatore degli obiettivi dei negozianti, “custodi dello stile italiano”: vendere e comprare bene, perfezionare insieme il business e valorizzare le nuove generazioni».

 

Dell’Oglio, storico dettagliante di Palermo, sarebbe il primo del Sud Italia  - dopo Flaminio Soncini (lombardo), Gianni Amati (romano) e Beppe Angiolini (toscano) - a guidare la Camera dei Buyer, che riunisce 117 insegne multimarca italiane di target elevato.

 

«Oltre a valorizzare e garantire visibilità a tutti gli associati, la Camera come la vedo io offrirà vantaggi concreti per migliorare le vendite – spiega a fashionmagazine.it Mario Dell’Oglio –. Fondamentale accrescere l’influenza dei singoli buyer e creare condizioni di acquisto migliori. Inoltre, aiutare a perfezionare la capacità dei retailer di stare sul mercato: la condivisione di esperienze e l’acquisizione di nuovi strumenti sono la condizione necessaria per lo sviluppo d’impresa. E infine guardare al futuro, coltivando fra i soci i rappresentanti delle generazioni emergenti di compratori italiani».

 

Tra le varie iniziative che Dell’Oglio presenta nel suo programma, quella che definisce “Buyer Press Group”, per raccontare chi sono e cosa fanno i dettaglianti: «È prioritario far sentire il peso delle nostre scelte sul mercato dell’offerta e della domanda, spiegando come e cosa compriamo, in che modo lo mixiamo e lo proponiamo – dice il retailer –. Un insieme di operazioni sintetizzabili in “Italians Buy-it”: un "contrassegno" utile per promuoverci su media, online, social network, blog. E per creare follower».

 

Sempre nell’ottica di sostenere l’eccellenza dei multimarca italiani, presenti in tutta la Penisola, «intendiamo mettere a punto "itinerari del lusso" all’insegna del saper vivere italiano. Per esempio in Piemonte i turisti, oltre a poter bere un buon vino e a gustare il tartufo, potrebbero andare a visitare le nostre boutique. Così diffonderemmo il concetto di “Dress in Italy”».

 

Nel programma di Dell'Oglio spicca lo sviluppo del portale della Camera, in modo da aumentare la notorietà dei singoli siti degli associati. «In un secondo momento  - spiega Dell’Oglio – diventerebbe una boutique virtuale collettiva, un catalogo online, che propone gli assortimenti dei vari negozi».

 

Coerentemente con  «quanto iniziato e portato avanti in termini d’immagine, presenze e opportunità da Beppe Angiolini, intendiamo sfruttare al meglio pure il marchio The Best Shops, concretizzandone il progetto».

 

«Vogliamo dare vita anche a un gruppo di giovani buyer per aiutare l’inserimento delle nuove generazioni - conclude Dell’Oglio -.  Il know how, l’esperienza, la storia che rendono unici i multimarca italiani nel mondo non possono disperdersi. E devono alimentarsi di nuova linfa vitale. Non ultimo, siamo favorevoli all’ingresso di compratori stranieri nell’associazione».

 

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