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Aeffe torna in utile. Ferretti: «Basi solide per lo sviluppo»

Buone notizie per Aeffe: nei primi nove mesi 2014 il gruppo ha registrato un utile netto di 2,5 milioni di euro, contro la precedente perdita netta di 2,3 milioni. I ricavi consolidati hanno sfiorato i 193 milioni di euro, in lieve calo (-0,2%) rispetto al dato dell'analogo periodo 2013.

 

«Il fatturato - si legge in una nota - si sarebbe incrementato del 7% a tassi di cambio costanti, al netto degli effetti delle licenze già terminate e della riorganizzazione della rete distributiva in Giappone».

 

L'ebitda si è portato da 16,3 a 22,6 milioni di euro (+39,2%), mentre l'utile pre-tasse ha fatto un balzo in avanti del 364%, passando da 1,6 a 7,6 milioni. In miglioramento l'indebitamento finanziario netto, ridotto da 96,8 a 90,1 milioni.

 

Uno sguardo alle singole divisioni evidenzia una flessione del 2,2% nel turnover del prȇt-à-porter, a quota 147,3 milioni di euro, condizionata dai fattori che hanno influito sul giro d'affari complessivo della società.

 

In corsa (+15,2%) le unit calzature e pelletteria, che raggiungono i 63,7 milioni di euro.

 

Quanto ai mercati, le vendite in Italia (il 45,5% del totale) sono salite a 87,6 milioni di euro (+5,6%). In Europa, dove viene realizzato il 22,3% dei ricavi, il recupero dei principali mercati di riferimento si è concretizzato in un +8,8%.

 

Critica la situazione in Russia (-11,4%), controbilanciata dalle buone performance di altre aree, tra cui gli Usa (+3,2% a tassi di cambio costanti) e il "resto del mondo", con un +11% e, nel caso specifico della Greater China, un +28%.

 

Sul -67,3% del Giappone pesano i nuovi assetti strategici, con effetto da quest'anno. In particolare, da inizio 2014 le vendite delle collezioni Alberta Ferretti, Philosophy, Moschino, Moschino C&C e Love Moschino avvengono esclusivamente attraverso il canale wholesale, in virtù di un'intesa di distribuzione e franchising con Woollen Co. Ltd. e Mitsubishi Corporation Fashion Co. Ltd..

 

Soddisfatto il presidente esecutivo di Aeffe, Massimo Ferretti (nella foto). «La rilevante accelerazione del gruppo - afferma - è il risultato di un percorso strategico che ci ha permesso di ridefinire la nostra offerta». L'imprenditore si dice fiducioso nel futuro, anche alla luce del +15% messo a segno negli ordini della primavera-estate 2015.

 

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