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Mario Boselli si dimette, sarà presidente onorario

Il giorno dell'addio è fissato per il 15 aprile. In quella data Mario Boselli lascerà la carica di presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, che ricopriva dall'ottobre 1999.

 

«Sono davvero contento. Il momento è arrivato. Sarò un presidente onorario molto attivo», ha spiegato a fashionmagazine.it lo stesso Boselli, commentando la decisione.

 

La notizia delle dimissioni di Boselli è arrivata attraverso una nota di Cnmi in cui si annuncia che il consiglio direttivo riunitosi ieri, 2 febbraio, ha preso atto del desiderio del presidente di lasciare la carica in occasione della prossima assemblea del 15 aprile.

Il consiglio direttivo proporrà all'Assemblea la nomina di Boselli a Presidente Onorario della Cnmi, conferendo allo stesso compiti di promozione dei rapporti dell'associazione che raccoglie le case di moda e gli stilisti con le Istituzioni estere (cinesi, russe, eccetera) e italiane.

 

«Ringrazio - ha aggiunto Boselli  - il consiglio direttivo e in particolare Patrizio Bertelli, Stefano Sassi, Luigi Maramotti, Gildo Zegna e Renzo Rosso che hanno condiviso con me questo importante percorso. E soprattutto li ringrazio per la rinnovata fiducia: grazie alle deleghe che mi saranno affidate, sarò lieto di mettere a disposizione la mia esperienza per il futuro della Cnmi e della moda».

 

Mario Boselli, 74 anni, esponente di un'antica famiglia del tessile comasca, era arrivato alla guida di Cnmi nel 1999, subentrando a Santo Versace. In precedenza, dal 1995, era stato presidente di Pitti Immagine e prima ancora di Federtessile.

 

«È accaduto quello che ci si aspettava», è stato il commento a caldo di molti soci della Cnmi, che adesso sono già impegnati nella ricerca di un candidato per la presidenza.

 

Per il momento nulla cambia nella struttura ai vertici della Camera: Beppe Modenese continuerà a rivestire il ruolo di presidente onorario, così come Jane Reeve resterà amministratore delegato.

 

Non è chiaro invece se verrà sostituita Giulia Pirovano, uscita a inizio 2015 dopo 15 anni, nel ruolo di direttore generale.

 

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