A quasi 70 anni di attività (è nata nel 1946) la Bianchi e Nardi di Firenze, accanto alle produzioni per le grandi griffe, ha deciso di tentare la strada dell'home brand. Il marchio Bianchi e Nardi 1946, dai nomi dei fondatori Mario Bianchi e Aldemaro Nardi, debutterà con la collezione fall-winter 2015/2016.
A decidere di sbarcare sul mercato delle borse di lusso con un proprio brand è stata la terza generazione dell'azienda, rappresentata da un team di 5 giovani 30enni, che da circa un anno ha preso in mano le redini della Bianchi e Nardi e che oggi, 23 aprile, ha presentato a Milano i primi modelli della nuova griffe.
La linea, che pur utilizzando materiali di lusso come il cocodrillo, si caratterizza per un prezzo competitivo ( dai 700 ai 3mila euro) mira a essere distribuita nei principali department store italiani e internazionali. «Il nostro obiettivo - spiega Laura Nardi, presidente dell’azienda - è quello di portare al più presto il nostro marchio a contribuire per il 50% al giro d'affari totale».
Nel 2014 Bianchi e Nardi ha registrato oltre 30 milioni di euro di ricavi (+17,4%) e un utile prima delle imposte pari a 3,6 milioni (+19%). Nello stabilimento di Scandicci lavorano circa 100 dipendenti a cui vanno aggiunte oltre 25 aziende dell'indotto.
Il passaggio generazionale ha portato novità in azienda non solo sul fronte del prodotto, ma anche su quello strategico: l'azienda, oggi di base a Scandicci, ha recentemente aderito al programma Elite di Borsa Italiana non tanto in vista di una quotazione quanto per crescere sul piano internazionale, Usa in testa.
«Ora che abbiamo il nostro brand - conclude Laura Nardi - sappiamo che cambierà tutto, il know how sul prodotto non basta più: bisogna studiare i mercati, curare la comunicazione, pensare a presentare le collezioni. Oggi è stato il primo di una serie di step. Con la prossima collezione il progetto entrerà nel vivo».
Nella foto, da sinistra: Gabriele Bianchi, Andrea Nardi, Laura Nardi, Alessandro Nardi, Giulia Bianchi