Occhiali

Kering porta in casa l'eyewear. A Safilo 90 milioni di indennizzo per Gucci

Kering ha deciso di gestire il business dell'eyewear direttamente, per il lusso e l'area Sport & Lifestyle. Alla guida di Kering Eyewear sale Vedovotto, ex ceo di Safilo, da circa 20 anni partner di Kering per gli occhiali, con cui si stanno ridefinendo gli accordi.

 

Il produttore italiano di occhiali Safilo si vede conclusa anticipatamente di due anni (a fine dicembre 2016) la licenza per la griffe Gucci (nella foto, un modelo sulla passarella per l'autunno-inverno 2014/2015). Per l'anticipo riceverà - tra il 2014 e il 2018 - un indennizzo di 90 milioni di euro. Entro fine anno, come spiega una nota del gruppo di Padova, è inoltre prevista la firma di un accordo strategico di partnership di prodotto (sviluppo e manifattura delle montature Gucci) che durerà dal gennaio 2017 al dicembre 2020.

 

“Siamo soddisfatti di prolungare la nostra partnership attraverso un accordo che valorizza il cuore della forza di Safilo e l’eccellenza del nostro prodotto occhiale”, ha commentato Luisa Delgado, ceo della società, che quest'anno celebra 80 anni di storia. A oggi l'azienda non ha ricevuto indicazioni in merito agli altri marchi in licenza controlati da Kering: Alexander McQueen, McQ, Saint Laurent (i cui accordi scadono nel 2015) e Bottega Veneta (la licenza termina nel 2020). Secondo alcune stime, i brand in capo a Kering, Gucci in testa, rappresentano circa un terzo del fatturato di Safilo.

 

La decisione di Kering sta penalizzando il titolo Safilo, che in apertura di seduta, alla Borsa di Milano, non riusciva a fare prezzo e verso la choiusura registra un calo del 26%, a 11,86 euro per azione.

 

I piani del colosso francese sull'eyewear, un business che ha raggiunto i 350 milioni di euro annuali, coinvolgono 11 brand, nove dei quali sono concessi in licenza con cinque partner diversi, che generano royalty per 50 milioni di euro. Il gruppo punta a controllare l'intera catena del valore e, in parallelo, accelerare lo sviluppo degli occhiali dei singoli marchi, coerentemente con le diverse strategie, posizionamento e potenziale. Per farlo ha deciso di avvalersi dell'esperienza di Roberto Vedovotto, nominato ceo di Kering Eyewear e azionista della nuova entità. Dal novembre 2013 il manager era  responsabile delle licenze per l'occhialeria di Kering, ma prima ancora è stato ceo di Safilo e manager di Morgan Stanley.

 

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