Nel giorno della sfilata di Gucci, l'International New York Times pubblica uno stralcio del messaggio d'addio inviato il 18 dicembre dal ceo uscente Patrizio di Marco ai suoi impiegati. «Contro il mio volere - annunciava - lascio la mia cattedrale incompleta».
«È un peccato - proseguiva di Marco, alla guida dell'azienda toscana dal 2009 - non riuscire a vedere come continua questa magnifica storia». Nel messaggio di commiato l'ex-ceo aveva anche fatto sapere di avere perso la carica perché persone della società, compresi alcuni che gli erano molto vicini, complottavano contro di lui. «Gucci - scriveva - è il marchio che più ho amato nella mia vita, che sempre amerò e dove ho incontrato l'amore della mia vita». Nel testo di Marco definiva la compagna e creative director di Gucci, Frida Giannini, la migliore partner e madre che una persona difficile e complessa come lui potesse sperare di incontrare.
La storia recente di Gucci ormai è nota: la carica di amministratore delegato è stata affidata a Marco Bizzarri, Frida Giannini è uscita dalla maison anticipatamente in gennaio e nello stesso mese, poco dopo la sfilata milanese per il menswear, la direzione creativa è stata affidata ad Alessandro Michele: uno sconosciuto ai più, ma in forze nel team del brand delle due G dal 2002 e "associate" di Frida Giannini dal maggio 2011.
«Alessandro Michele - spiegava nel comunicato della nomina François-Henri Pinault, chairman e ceo di Kering, proprietario del marchio Gucci - possiede sia le qualità sia la visione necessarie per portare una nuova prospettiva contemporanea a Gucci, e guidare il marchio in un nuovo, eccitante capitolo della sua storia».
L'editor di Vogue America Anna Wintour ha detto di Michele, incontrato a fine gennaio: «Un po' eccentrico ma charming». «Era un ottimo designer delle borse, quando lavorava con me», ha affermato di recente l'ex designer di Gucci, Tom Ford.
Michele condividerà con Bizzarri la responsabilità di scrivere il nuovo corso di un marchio che sfiora i 3,5 miliardi di euro di fatturato, in calo dell'1,8% rispetto al 2013, e il cui risultato operativo ha registrato un -6,7%, a 1,06 miliardi.